Desio – Blitz dei carabinieri in una ditta di autodemolizioni di via Ferravilla. I militari sono intervenuti per una serie di controlli, in pieno giorno, giovedì scorso. E hanno trovato al lavoro 5 stranieri, mentre stavano smontando un’auto appena arrivata in carrozzeria, con l’intenzione di rivenderne i pezzi. Il mezzo, una Bmw serie 3, è risultato rubato. Per questo i 5 uomini sono stati arrestati, con l’accusa di tentato riciclaggio in concorso.
I carabinieri della compagnia desiana si sono presentati ai cancelli della ditta per effettuare dei controlli. Al loro arrivo, i due titolari della ditta non c’erano. Presenti invece i 5 immigrati: due marocchini di 28 e 29 anni, uno di Monza e l’altro di Carate, un lituano di 37 anni, un bulgaro di 21 anni di Monza, un albanese di 51 anni di Besana Brianza. Tutti e 5 stavano lavorando intorno alla Bmw. Dai controlli delle forze dell’ordine, è stato accertato che l’auto era stata rubata due giorni prima, il 19 gennaio, a Milano.
Gli immigrati sono stati arrestati e portati in carcere a Monza. Nei confronti dei titolari dell’attività non è stato preso invece nessun provvedimento: gli imprenditori risultano per ora estranei ai fatti. Ma le indagini proseguono. I carabinieri stanno accertando eventuali altre responsabilità e stanno facendo controlli anche su altre auto, trovate nella carrozzeria al momento del loro intervento.
La stessa attività di via Ferravilla nei mesi scorsi è stata al centro della cronaca per diversi episodi. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto lo scorso 21 maggio, quando, nel cuore della notte sono esplose due bombe carta, una negli uffici, l’altra nel parcheggio esterno, dove sono posteggiate le auto. I danni erano stati abbastanza rilevanti, sia alla struttura, sia alle auto. Un episodio che aveva tutte le caratteristiche di un vero e proprio avvertimento. I titolari avevano detto agli investigatori di non aver ricevuto minacce e di non sapere chi fosse l’autore del gesto.
Pochi giorni prima, di notte, erano esplosi cinque colpi di pisola contro un bar della stessa via Ferravilla, ad un centinaio di metri di distanza dall’autodemolitore. Episodi inquietanti, anche se non direttamente collegati tra di loro, su cui i carabinieri stanno cercando di fare luce.
Paola Farina