Seveso, il cardinale Tettamanzinella Via Crucis con san Carlo

Un fiume umano ha invaso Seveso, ieri sera, per la Via Crucis quaresimale con l'arcivescovo Dionigi Tettamanzi. Tantissimi i fedeli dalla parrocchia San Pietro Martire al seminario in processione, con la reliquia del Santo Chiodo e la Croce di san Carlo Borromeo.
Seveso, il cardinale Tettamanzinella Via Crucis con san Carlo

Seveso – Un fiume umano ha letteralmente invaso le vie di Seveso, ieri sera, per la Via Crucis quaresimale con l’arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi. Sono stati davvero tantissimi i fedeli che si sono ritrovati alla parrocchia San Pietro Martire per partecipare alla processione con la reliquia del Santo Chiodo e la Croce di san Carlo Borromeo. Un cammino fatto di canti e preghiere. Sei tappe fino ad arrivare al Seminario, dove l’arcivescovo ha tenuto l’omelia conclusiva.

«Non dimenticatevi della croce di Cristo- ripete Dionigi Tettamanzi- l’opera pastorale di san Carlo è stata un incessante tentativo di ”piantare la croce” nel cuore della sua Chiesa. Soprattutto, però, san Carlo desiderava ardentemente che la croce venisse ”piantata” e trovasse stabilmente posto nel cuore e nella vita di ogni cristiano. E’ questa la motivazione delle processioni penitenziali con cui il santo vescovo percorreva la città soprattutto nei momenti di sofferenza e di pericolo: non per distrarre il popolo o per proporre pratiche superstiziose, ma per rinnovare la memoria della croce di Cristo, soprattutto in mezzo alle angustie e alle fatiche della vita»
Melissa Ceccon