Giussano – Parlare d’arte contemporanea sul web funziona: non è una scommessa sfiziosa, ma un lavoro. E pure gratificante. Parola di Sergio Mandelli, 52 anni, gallerista brianteo. Da poco più di un mese è su Internet, (www.youtube.com/mandelliarte), ogni settimana, al mercoledì, presenta un autore diverso. La risposta? Un successo.
Come mai lo sbarco su internet?
“Perché è il futuro del mio lavoro. Tanti confondono il gallerista con il ‘venditore di quadri’. Il mercante è colui che compra e vende opere d’arte già conosciute; il gallerista è uno che fa opera di promozione, fa da filtro, investe su un artista. Le nuove tecnologie mi permettono di presentarmi al pubblico in modo nuovo.”
Quindi?
“Continuo a fare quello che ho sempre fatto: proporre gli artisti per me interessanti a dei potenziali clienti, con la differenza che la platea si è enormemente allargata”.
Come sceglie gli autori da proporre?
“In base al gusto mio personale, e non mi pongo limiti al numero delle puntate. Tutte le puntate le costruisco da solo, con telecamera e computer. La mia filosofia è questa: l’artista al centro. In video non compare mai, ma io – prima di “girare” – lo interpello, lo intervisto e poi stendo il testo che prima di proporre sul web sottopongo alla sua approvazione. Lo imparo e lo recito, avendo alle spalle l’opera principale sulla quale faccio il mio affondo. Oltre all’opera principale ne presento altre 4-5, che sono in vendita sul sito www.mandelliarte.com. In tutto la puntata dura 6-7 minuti”.
C’è un ragione per aver scelto un tempo così breve?
“Sì. Una ragione che sta anche nella scelta del titolo della trasmissione e nella grafica. La rubrica si chiama ‘Praline. Prelibatezze dal mondo dell’arte’: sta ad indicare qualcosa di gustoso, che non appesantisce, anzi stimola alla voglia di assaggiarne un’altra. Anche la grafica, una cornice stile Art Decò, con una musica anni Venti fa venire in mente una scatola di cioccolatini, da gustare”.
Davanti alla telecamera è solo lei, non corre il rischio di diventare ‘invadente’?
“Per niente, tutto il progetto è animato dalla filosofia opposta: mettere l’artista in primo piano. Io, critico d’arte, devo scomparire. Ho preso a filosofia del mio progetto la frase di Maurice Blanchot: la critica letteraria, – in questo caso d’arte, dico io – deve avere un peso leggero, come un fiocco di neve. Sì, si deve appoggiare sull’oggetto e poi sparire”.
La rispondenza del pubblico è buona?
“Buonissima, mi scrivono tante persone che non capiscono gran chè dell’arte contemporanea per complimentarsi. Da tutto il mondo. E’ per questo che ho preso la decisione di aprire un canale Praline anche in Inglese, che sarà disponibile nelle prossime settimane”.
Le Praline sono visibili solo sul canale Youtube?
“Si possono vedere anche collegandosi sul mio sito www.mandelliarte.com e sulla mia pagina Facebook MandelliArte”.
Antonello Sanvito
a.sanvito@ilcittadinomb.it