Seregno – Carlo Anselmi avrebbe potuto essere salvato. È quanto hanno compreso ieri gli spettatori della trasmissione settimanale de «Le Iene», in onda su «Italia 1», che si è occupata della triste vicenda del giovane imprenditore seregnese scomparso nell’agosto di due anni fa a Cuba a seguito dell’ingerimento di una bevanda locale che originò una peripezia medica al limite dell’incredibile.
L’ampio servizio realizzato da Luigi Pelazza, documenti alla mano, ha dimostrato come, oltre alle negligenze dell’ambasciata italiana sull’isola, determinante sia stata la scelta dei funzionari della compagnia di assicurazione «Fondiaria Sai» di non trasferire il quarantatreenne brianzolo dal fatiscente ospedale di Santa Clara, che solo qualche anno prima era stato chiuso per un’invasione di scarafaggi, ad una più attrezzata struttura medica de L’Avana, come invece prevedeva il contratto stipulato tra le parti prima dell’inizio della vacanza, contratto per cui Anselmi aveva sborsato 550 euro.
Pelazza, recatosi appositamente a Cuba, ha ricevuto la conferma che il seregnese, nei giorni immediatamente successivi al ricovero, avrebbe potuto essere trasportato e che, a differenza di quanto sostenuto poi dalla «Fondiaria Sai», il nosocomio de L’Avana accoglie ancora oggi cittadini stranieri, avvalorando di fatto la tesi sempre sostenuta da papà Agostino, che dalla morte del figlio si batte strenuamente per avere giustizia.
Per chiedere chiarimenti sull’accaduto il sindaco di Seregno Giacinto Mariani scrive periodicamente alle più alte autorità statali ma fin qui i suoi solleciti non hanno sortito gli effetti desiderati. Il caso è all’attenzione anche del deputato leghista Paolo Grimoldi, che gli ha dedicato alcune interrogazioni parlamentari, anche stavolta senza ottenere delucidazioni risolutive.
P.Col.
Seregno, “Le iene”: Carlo Anselmiavrebbe potuto essere salvato
Carlo Anselmi avrebbe potuto essere salvato. È quanto emerso ieri da «Le Iene», in onda su «Italia 1», che si è occupata della vicenda del giovane seregnese scomparso nell'agosto 2009 a Cuba dopo l'ingerimento di una bevanda locale.
