Seregno: ieri sera in visitamonsignor Tito Solari

Seregno: ieri sera in visitamonsignor Tito Solari

Seregno – Nell’ambito di una permanenza in Italia che si protrarrà fino al 18 ottobre, monsignor Tito Solari, arcivescovo di Cochabamba, nella Bolivia centrale, ha visitato ieri Seregno, di cui è cittadino onorario da quattro anni e cui è legato dal ricordo di Carla Crippa, la missionaria laica che nella piccola nazionale sudamericana spese l’ultima parte della sua esistenza a favore di poveri ed emarginati e che ha dato il nome all’associazione che ne continua l’impegno.
Il religioso di origine friulana è arrivato in serata alla chiesa del Sacro Cuore di via Cavour, dove ad accoglierlo ha trovato anche il sindaco Giacinto Mariani ed il prevosto monsignor Silvano Motta e dove ha presieduto una santa Messa. «Oggi è il quindicesimo anniversario del funerale di Carla -ha spiegato in apertura-. Da quella celebrazione nacque il vostro desiderio di proseguire la sua opera. Ringraziamo il Signore per lo spirito con cui vi siete mossi. La realtà delle carceri, che lei tanto amava, merita ancora la vostra attenzione». Ed ancora, nell’omelia: «La presenza di Carla nei penitenziari era incomparabile. Il suo esempio vale molto. Sentiamoci contenti per lo sforzo comune che facciamo nel portare avanti il suo ideale in uno spazio che riassume la sintesi di tutti i mali della società. Nelle carceri abbiamo condotto uno spirito diverso, guardando i bambini negli occhi e stando vicini ai detenuti, il cui dolore più grande è l’aver provocato dolore ai loro familiari».
Terminata la funzione e dopo un breve incontro con iscritti e simpatizzanti dell’associazione, Solari ha accolto l’invito del sindaco ed è passato a salutare il Consiglio comunale, riunito nell’aula di via Umberto I. «Per me è un onore essere un cittadino di Seregno -ha confidato all’assise-. Sono carnico e vivo in Bolivia da trentacinque anni: ritengo un grande segno essere accolto qui e risiedere là, per gettare ponti di fraternità ed amicizia che uniscono i popoli. Creare una grande famiglia è il sogno di Dio ed una sfida per ogni cittadino. Io spero di essere tra voi come testimonianza di questo impegno che l’umanità deve sobbarcarsi». Un lungo applauso ha quindi preceduto il commosso commiato da tutti i presenti.
P.Col.