Seregno ha ricordato NassiriyaEmozione a sei anni dall’attentato

Seregno – A sei anni di distanza dal tragico attentato che straziò l’intera nazione, Seregno ha ricordato oggi i diciannove italiani impegnati in una missione di pace che persero la vita a Nassiriya.
Teatro della cerimonia è stato il giardino pubblico tra le vie Parini e Carroccio, intitolato proprio alla memoria di militari e civili vittime dei kamikaze. «Non ci fu nessuno di noi -ha commentato il sindaco Giacinto Mariani- che quella mattina non si immedesimò nel dolore dei genitori, delle mogli, dei fratelli, delle sorelle e degli amici dei martiri. Uso il termine martiri non per suscitare una sterile emozione, ma perché credo che queste persone meritino di essere definite martiri civili».
Commosso è apparso il colonnello dei carabinieri Giuseppe Spina: «Ringrazio tutti, in particolare il sindaco e la sua amministrazione, per aver voluto commemorare il triste evento che ci ha colpiti, a testimonianza del solido legame tra la città di Seregno e l’Italia più in generale ed i militari».
Sono seguite la posa di una corona di fiori davanti alla stele che riporta i nomi dei caduti, letti uno ad uno, e la benedizione da parte di monsignor Silvano Motta, prevosto di Seregno. Erano presenti anche il tenente colonnello dell’arma trasporti e materiali dell’Esercito Luigi Peduto, il sindaco dei ragazzi Alberto Busnelli ed una folta rappresentanza di studenti del collegio Ballerini e della scuola secondaria di primo grado Don Milani, che hanno accompagnato l’appuntamento dal punto di vista musicale.
P.Col.