Senago, la gente blocca la stradaE adesso la posta non chiude più

La buona notizia che tutti gli abitanti di Castelletto attendevano è arrivata: l'ufficio postale non chiude. Dopo la decisa mobilitazione dei senaghesi, cittadini, politici e commissario prefettizio, Poste italiane annunciano che la chiusura è sospesa.
Senago, la gente blocca la stradaE adesso la posta non chiude più

Senago – L’ufficio postale di via Volta 235 rimarrà ancora aperto. La buona notizia che tutti gli abitanti di Castelletto attendevano con ansia è arrivata nella tarda mattinata di giovedì ed è stata confermata ufficialmente anche da Poste Italiane poche ore più tardi con un breve comunicato. «L’azienda – recita la nota diffusa dall’ufficio stampa – ha deciso di sospendere la chiusura dell’ufficio postale di Castelletto per effettuare ulteriori valutazioni utili a programmare una serie di interventi che garantiscano la qualità del servizio per gli utenti». Un grande risultato raggiunto grazie all’impegno del commissario prefettizio Anna Aida Bruzzese, all’interessamento dei partiti politici ma soprattutto alla mobilitazione popolare. Dopo aver raccolto complessivamente circa 1500 firme,infatti, un centinaio di abitanti del quartiere, la maggior parte dei quali anziani, nella mattinata di mercoledì, giorno in cui inizialmente era prevista la chiusura dello sportello, non hanno esitato a mettersi in mezzo alla strada bloccando il traffico per una decina di minuti.
In prima fila a protestare c’era anche Domenico Zappani, che si è prodigato per promuovere la petizione tra i residenti. «I cittadini di Castelletto – ha dichiarato mercoledì – sono amareggiati, perché si sentono presi in giro per l’ennesima volta. Poste Italiane ha accelerato i tempi per non confrontarsi con la politica. Da un’indagine verbale che ho fatto, l’ufficio di via Volta effettua circa 800 operazioni al giorno, ha 1500 conti correnti depositati e distribuisce la pensione a 450 pensionati». Numeri che si scontravano con la chiusura inizialmente stabilita dai vertici dell’azienda, come sottolineato da Danilo Bari. «In Lombardia ci sono dei paesi con mille abitanti che hanno le poste. Qui ce ne sono seimila e le vogliono chiudere!». L’importanza dell’ufficio postale è sottolineata anche da Bruno Chinello. «E’ un servizio indispensabile soprattutto per gli anziani. A Castelletto non ci sono banche, così le poste sono un punto di riferimento». Dello stesso parere è anche Rosaria Modica. «C’era il mercato, ma l’hanno tolto. C’era la navetta che portava al mercato di Senago, ma l’hanno tolta. Non possono toglierci anche le poste». Ancora più diretta è Vittorina Carraro. «Come facciamo per la pensione e le bollette? Siamo diventati i servi di Senago». Pur di mantenere aperto lo sportello i residenti di Castelletto avrebbero anche accettato di autotassarsi, come spiega Lina Bari. «Piuttosto che andare fino a Senago, siamo disposti a mettere un euro in più per ogni operazione per pagare gli arredi». Eventualità che fortunatamente non si è resa necessaria a causa del ripensamento in extremis di Poste Italiane.
Fabio Cavallar
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