Senago – Anche se di vigneti non c’è neanche l’ombra, dai giorni scorsi Senago ha il proprio vino. Ad uno spumante brut prodotto nell’Astigiano con il metodo Martinotti infatti è stata messa una etichetta che raffigura uno scorcio storico di piazza Borromeo. A promuovere la singolare iniziativa, denominata “La città in bottiglia”, è stato Giovanni Moretti, 62enne pittore di Palazzolo che, traendo spunto da una cartolina, ha realizzato l’acquerello del crocevia che da sempre è il fulcro di Senago.
L’artista, presidente del movimento Cavalieri per l’Europa e del gruppo Artisti Palazzolesi, sulla scia del successo già ottenuto negli anni scorsi a Paderno Dugnano, dove sono in commercio già tre tipi di bottiglie che hanno come etichette tre luoghi storici della città, ha deciso di superare i confini comunali, proponendo il “prodotto” anche nella vicina Senago. Come avvenuto anche in passato, suo partner in questa avventura è Florindo Negro, nativo di Cassina Amata e proprietario dell’omonima cantina a Vigliano d’Asti che si è occupato della “materia prima”.
“Si tratta di un modo originale per diffondere l’arte- spiega Giovanni Moretti- e lo scopo dell’iniziativa è quello di divulgare l’identità locale valorizzando le origini e le tradizioni senaghesi. La Città in bottiglia è una collezione storica e può essere considerato un mezzo comunicativo nella convivialità dove il sereno dialogo sfocia dal ricordo storico all’attualità dei temi sociali, culturali, ambientali a noi cari”. Il prodotto, anche se non è ancora stato presentato ufficialmente, è già in esposizione e in vendita presso il Bar Caffetteria “La Tazza d’Oro” di via Parigi 13 a Senaghino.
“L’idea- conclude Moretti- era piaciuta molto all’ex sindaco Franca Rossetti. Mi auguro che anche l’attuale amministrazione comunale, venendone a conoscenza, sappia cogliere il messaggio che questa occasione culturale e enologica unica offre, facendo rivivere il gusto per la nostra storia locale”.
Fabio Cavallari