Monza – San Biagio, il martirio di pedoni e automobilisti. Mercoledì mattina si è tenuta, nell’omonima chiesa monzese, la cerimonia religiosa in ricordo del martirio di San Biagio. Antonio Marchesi, monzese che ha partecipato alla cerimonia, una volta tornato a casa ha mandato una lettera all’indirizzo redazioneweb@ilcittadinomb.it per raccontare quanto ”patito” nel corso della mattinata.
Il racconto – «La via Prina, cuore del rione del Santo, è già da tempo uno sciagurato cantiere causa nuovi marciapiedi. Periodo così sbagliato potevano sceglerlo solo degli sprovveduti, e oggi, almeno così pensavano i parrocchiani e la gente normale, il cantiere sarebbe stato chiuso poichè il flusso verso la chiesa di tanti fedeli andava ad accrescere il traffico caotico di tutto questo periodo. E invece stamane alle 7,30 ruspe ed operai erano al lavoro tra il caos delle macchine, le imprecazioni degli ambulanti che andavano a formare il tadizionale mercatino, i numerosi pulman che passanodal Borgo, anche questa una genialata, studenti e genitori. Adesso io dico: ma i nostri amministratori dove abitano? Probabilmente a Monza pochi e quei pochi non si avventurano tra il caos cittadino. Era così difficile per questo giorno di festa del rione sospendere i lavori? Anche i bambini ci sono arrivati, questa mattina, a questo semplice ragionamento mentre facevano la gimkana tra stradini e ambulanti».