Lissone – Una coppia lissonese ha inviato una lettera aperta al Ministero, Provveditorato di Milano e assessorato all’Istruzione dopo che si sono visti rifiutare l’iscrizione del figlio alla primaria che già frequenta la sorella maggiore. Da settembre dovranno così portare i due bambini in istituti diversi, con tutti i problemi logistici che ciò comporta. «Sono un genitore come tanti – scrive il padre – ma probabilmente sono l’unico padre di Lissone che il prossimo anno scolastico sarà costretto, non per propria scelta, ad avere i suoi due figli iscritti in due separate scuole primarie pubbliche”.
Questo “perché la burocrazia non reputa un requisito sufficiente per consentire l’iscrizione di un bimbo alla scuola elementare il fatto che quella stessa scuola sia già frequentata dalla sorella”. A impedirlo, il fatto che il bambino non rientra nel cosiddetto bacino di utenza dell’istituto. “Lo stesso impedimento” spiega però il genitore “non emerse 3 anni fa, quando iscrissi a quel medesimo plesso scolastico la mia primogenita”.
“La mia è una famiglia “tradizionale”, monoreddito, fondata da due genitori sposati. Abbiamo una sola macchina e non abbiamo nonni o parenti che possano aiutarci. Come faremo a rispettare l’orario di ingresso alle due diverse scuole? Quale dei due bambini dovrà portarsi addosso il marchio del “solito ritardatario”? E peggio ancora: come farà mia moglie a trovarsi all’orario d’uscita in due diverse scuole nello stesso momento? Che farà mio figlio? Aspetterà al bar? O forse dovrà essere la bimba di 9 anni ad aspettare che la mamma passi a prenderla, dopo essersi divincolata nel traffico provocato dall’orario di uscita di ben due scuole? Forse lo si poteva fare 40 anni fa. Oggi no” e conclude ” mi rendo conto di non essere di fronte a un dramma, ma soltanto a una situazione paradossale della quale, tuttavia, farei volentieri a meno”.
e.p.