Nova Milanese – La riabilitazione della supplente di matematica che nel 2006 aveva portato agli onori della cronaca nazionale la città di Nova Milanese per essersi intrattenuta in maniera “equivoca” con alcuni minorenni, giunge dalla Corte dei conti della Lombardia che ha rifiutato la richiesta di risarcimento della scuola. Un risarcimento di 4.446 euro, una cifra maggiorata rispetto ai 17 giorni di supplenza effettuate nel plesso scolastico di Giovani Segantini. A fare notizia, tuttavia, non è il rifiuto al risarcimento, quanto le motivazioni che la Corte dei conti ho fornito per spiegare la sua decisione. Di fatto ha ribaltato la sentenza penale di ben due gradi di giudizio che avevano condannato la donna, oggi 37enne, a due anni e dieci mesi di reclusione per avere compiuto atti sessuali nei confronti dei suoi studenti e poi ridotti in appello di sei mesi. La Corte dei conti, infatti, ha accreditato le ragioni della “sexi prof” (come era stata definita dai mass-media) che aveva sostenuto di essere stata vittima dell’eccessiva intraprendenza dei giovani scolari. Una storia che ha lasciato il segno e che continua ad avere strascichi anche quando nessuno ne vorrebbe più parlare. «Ritengo che un giudizio sia stato già emesso in sede penale – ha commentato il sindaco Laura Barzaghi – non è accettabile, ora, che qualcuno cerchi di dare ragione alla professoressa. E’ la professoressa che ha sbagliato e non la scuola. Ci sono già stati ben due gradi di giudizio che hanno condannato l’imputata, a mio avviso è la giustizia penale che alla fine determina la colpevolezza o l’innocenza di una persona che ha commesso un reato di questo tipo e non una tribunale amministrativo». La Corte dei conti è intervenuta sulla vicenda in quanto la scuola fa parte della pubblica amministrazione e la richiesta di risarcimento era di competenza proprio della Corte dei conti.