Renatesi affittano casa al mareCi trovano i proprietari: è truffa

Affittano la casa al mare, ci trovano i proprietari. Che ovviamente non sapevano nulla. E' successo ad una famiglia di Renate che sognava Senigallia. La truffa attraverso un sito internet. Guai anche per un gruppo di amici di Carate Brianza e di Giussano.
Renatesi affittano casa al mareCi trovano i proprietari: è truffa

Renate – La vacanza da sogno si è trasformata in un incubo. E’ quanto successo questa estate a una giovane famiglia di Renate che, trovato su un sito internet un bell’appartamento a Senigallia, libero per fine luglio, lo aveva preso in affitto per le vacanze. Sembrava un’occasione da prendere al volo. Si è rivelata una bufala fatta e finita. La casa dei sogni con vista sulla spiaggia dorata c’era. Peccato che non fosse in affitto, né tantomeno in vendita. E neppure libera.

Scovato il presunto affare su internet e contattato il sedicente locatario dell’appartamento, il capofamiglia brianzolo, un trentenne residente a Renate, gli aveva versato cinquecento euro come anticipo. Il saldo, così avevano concordato affittuario e locatario, sarebbe stato versato alla consegna delle chiavi del’alloggio, appena dopo l’arrivo a Senigallia della famiglia brianzola. Ma, arrivata nella nota località balneare delle Marche, la famiglia ha avuto un’amara sorpresa: la casa che avrebbe dovuto prendere in affitto non era libera. Era occupata. O meglio, abitata, dalla famiglia che ne è la vera proprietaria, ignara ovviamente di tutto.

Ai renatesi non è rimasto altro da fare che rientrare in Brianza e sporgere denuncia ai carabinieri, che ora sono al lavoro per rintracciare il truffatore che è riuscito a spillare cinquecento euro al renatese. E’ andata decisamente meglio ai sei ventenni che lo scorso 1 agosto sono stati costretti a un inizio di vacanza con fuori programma. I ragazzi, tre residenti a Carate e tre a Giussano, tutti classe 1992, sono atterrati a Burgas, in Bulgaria, con sei ore di ritardo. Il loro aereo, che sarebbe dovuto partire alle 18 del 1 agosto da Orio al Serio, è decollato in realtà a mezzanotte. Tre ore di durata il volo, l’arrivo in Bulgaria è avvenuto nel cuore della notte.

«E una volta volta arrivati in Bulgaria – racconta Marzio Galliani di Adiconsum Brianza – non hanno trovato più nessuno in aeroporto. Era invece previsto un servizio di accompagnamento con pulmino all’albergo sul mare dove avrebbero alloggiato, a circa cento chilometri da Burgas». L’associazione che tutela ambiente e consumatori a nome della Cisl e ha sede a Carate Brianza si sta occupando del caso e ha presentato reclamo alla compagnia aerea, per fare ottenere ai ragazzi un risarcimento, come previsto dalla carta dei diritti dei passeggeri.

«In ottemperanza alla sentenza della Corte di giustizia europea del novembre 2009, in caso di ritardo del volo superiore alle tre ore, al passeggero deve essere riconosciuto un risarcimento. Chiediamo quindi l’immediato rimborso. Se non otterremo risposta, ci rivolgeremo direttamente all’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile, che può sanzionare le compagnia aeree inadempienti.
Alessandra Botto Rossa