Pro Loco Sovico: bando di 750mila euro perso “per una virgola”

L'ex presidente Corrado Villa e la direttrice Alberta Castoldi protestano e contestano la decisione di Regione Lombardia di escluderev l'associazione locale ricca di 120 soci
Corrado Villa con Fabio Pizzul

Per «Una virgola sbagliata nello statuto», come dice l’ex presidente Corrado Villa, la Pro loco Sovico vede sfumare un bando di 750 mila euro. L’opportunità per le pro loco locali veniva offerta dall’assessorato al turismo di Regione Lombardia. L’agevolazione viene concessa sotto forma di sovvenzione a fondo perduto. La Pro loco sovicese, già iscritta al Registro unico nazionale del Terzo settore, non è riuscita a iscriversi in tempo all’Albo regionale. Il motivo? Regione contestava la formulazione dell’articolo che regola, in caso di scioglimento dell’associazione, la devoluzione del patrimonio. La postilla non si adeguava perfettamente agli articoli dell’albo regionale. Perciò, senza una sua modifica, non si poteva proseguire con l’iscrizione. «Ma la cosa da sottolineare – spiega Alberta Castoldi, segretaria della Pro loco Sovico – sono le difficoltà causate dalla burocrazia in cui si trovano a operare le piccole associazioni». Per modificare lo statuto è necessaria un’assemblea straordinaria. Cosa non semplice da organizzare per la Pro loco di Sovico. Un’associazione molto attiva sul territorio ma anche piccola. Basti pensare che i volontari sono una ventina. Contro i 120 soci, di cui è necessario un alto numero per organizzare l’assemblea. «Trovo bizzarro il fatto che si debba rimettere in un sito gli stessi documenti presenti nel registro nazionale – conclude Castoldi – Non è facile trovare i numeri di partecipanti all’assemblea per la modifica dello statuto. L’anno prossimo, con il rinnovo di scadenza del mandato del consiglio direttivo, ne approfitteremo per applicare la modifica».