Prima uscita del ministro Ornaghi«Prima pensare e capire, poi fare»

In visita a Palazzo Reale di Milano, il neo titolare dei Beni Culturali del governo Monti ha potuto ammirare anche la coperta dell'Evangeliario di Teodolinda solitamente custodita nel Duomo di Monza
Prima uscita del ministro Ornaghi«Prima pensare e capire, poi fare»

Ha scelto Milano il neo ministro ai Beni Culturali Lorenzo Ornaghi per la prima uscita pubblica nelle vesti di esponente dell’esecutivo guidato da Mario Monti.
Ornaghi, infatti, ha visitato nella mattinata di domenica 20 novembre la mostra “La Bellezza nella Parola – Il Nuovo Evangeliario Ambrosiano e capolavori antichi” a Palazzo Reale dove ha potuto ammirare la coperta e le 73 tavole realizzate da sei artisti contemporanei per raffigurare il libro liturgico, fortemente voluto dal cardinale Dionigi Tettamanzi, quale lascito dopo il suo impegno pastorale nel capoluogo lombardo.
Nella sua attività «un milanese, o meglio un monzese, che non parta da Milano sarebbe complicato da capire – ha spiegato al suo arrivo – C’è un’attenzione alla grande Milano e credo che tutto stia portando in questa direzione». Quindi, Ornaghi ha voluto esprimere parole di moderato ottimismo sulla situazione italiana, sottolineando la volontà di comunicare «l’importanza di sperare e sperare in maniera ragionata, in mezzo a tante difficoltà, e la convinzione che non solo dobbiamo, ma possiamo farcela».
Il ministro brianzolo non si è lasciato sfuggire neanche una parola su quali potranno essere i suoi primi passi ma ha dato un’indicazione di metodo sottolineando la necessità «di pensare e capire bene prima, per poi fare».
Durante la visita alla mostra accompagnato dai curatori fra cui don Umberto Bordoni, già segretario del cardinale Tettamanzi, dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dall’assessore alla Cultura Stefano Boeri, Ornaghi ha potuto ammirare anche alcune opere antiche fra cui la coperta dell’Evangeliario di Teodolinda, solitamente conservata al Museo del Duomo di Monza.
Federica Vernò