Presidente di Federlegno-ArredoPortò il made in Italy nel mondo

Una vita per promuovere il made in Italy in giro per il mondo. Rosario Messina era un imprenditore che non amava salotti e mondanità. Per il Salone del mobile di Milano del 2011 voleva «stupire il mondo».
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Meda – Non era diplomatico e lo sapeva. La franchezza, in tanti Paesi ritenuta giustamente una virtù, in Italia non gode della stessa considerazione. Anzi. Anche questo, ovviamente, Rosario Messina lo sapeva bene. Sapeva perfettamente che, in tante occasioni, sarebbe stato meglio limitarsi a banali frasi di circostanze, a denunce generiche, a commenti inutili. Ma questi comportamenti non rientravano nello stile di un personaggio più abituato a girare per i reparti dello stabilimento di Meda e ad andare nel mondo per promuovere il made in Italy, che a frequentare salotti e conferenze.

Alla presentazione dei Saloni del Mobile 2009, non si era fatto problemi nel riconoscere come questo «fosse un Paese che per 25 anni è vissuto di rendita, che per 25 anni è rimasto immobile. Adesso, non è più sufficiente annunciare ottimismo». Il presidente di Federlegno-Arredo, uomo del Sud trapiantato splendidamente al Nord, era fatto così. Non aveva usato perifrasi nemmeno nel dicembre 2009, quando aveva definito la congiuntura negativa «un cambiamento epocale, una terza guerra mondiale; crisi è una definizione impropria». Nella stessa occasione, la presentazione di un anno di attività di Federlegno-Arredo, il titolare della Flou aveva comunque ribadito come «l’economia reale, in silenzio, da sola, avesse superato 15 mesi drammatici con grande dignità».

Era diventato imprenditore attraverso diverse esperienze professionali. «Pezzi» di vita e di lavoro che ricordava volentieri durante i discorsi in pubblico, quando cercava di far capire cosa non andasse in questa Italia. Era stato presidente di Cosmit: dal 1999 al 2008 si era così occupato dell’organizzazione dei Saloni del Mobile di Milano. A questa rassegna era particolarmente legato. Aveva sempre in mente altri progetti, altre iniziative. «Vogliamo stupire il mondo – aveva detto alla recente presentazione dei Saloni 2011 – con la straordinarietà dei prodotti che realizziamo».
Sergio Gianni