Prato minacciato dal cementoLissone: la rivolta dei residenti

Parte una petizione popolare salva parco. I cittadini si mobilitano nel week-end tra le 16.30 e le 17.30 per difendere l'area verde compresa tra le vie San Giorgio- Buonarroti- don Bernasconi e Coppi- minacciata da nuovi palazzi per 14mila metri cubi di cemento.
Prato minacciato dal cementoLissone: la rivolta dei residenti

Lissone – Parte una petizione popolare salva parco. I cittadini si mobilitano a favore del verde rimasto in città, quello che potrebbe essere cancellato da altra edificazione. Tra oggi, sabato 10 e domani, domenica 11 dicembre, un gruppo di cittadini lissonesi, capitanati da Gianfranco De Leo, si ritroverà dalle 16.30 alle 17.30 al centro dell’area verde compresa tra le vie San Giorgio- Buonarroti- don Bernasconi e Coppi- per raccogliere le firme al fine di salvaguardare il parco il cui destino è tutt’altro che verde.

Un parco, posto accanto al nuovo comparto residenziale sorto accanto alla casa di riposo, che sta particolarmente a cuore a chi quasi quotidianamente si reca per passeggiare col proprio cane. Un angolo di verde minacciato dal cemento. “Si tratta di una raccolta firme promossa da cittadini che non vogliono che sia cementificata una delle ultime aree verdi di Lissone” spiega De Leo “ci attiveremo per una raccolta firme da corredare alle osservazioni che presenteremo contro un progetto che prevede la costruzione di un totale di 14mila metri cubi di edilizia residenziale nel nostro parco”.

I tempi stringono e i promotori danno la scossa, richiamando sul posto tutti coloro che pensano che il verde in città stia scomparendo e che il parco di via don Bernasconi debba essere salvato. “Chi volesse preservare quell’area verde al fine di vederla trasformata in un vero parco ricreativo allo scopo di garantirci un po’ di ossigeno in più e un po’ di grigiume in meno, venga con un documento a farsi sentire”.