Portò l’aspirante tronista da Mora«L’onorevole ingannò gli agenti»

«Ha usato il suo ruolo istituzionale in modo strumentale». Sono state rese pubbliche le motivazioni della sentenza che ha condannato l'onorevole del Pdl Renato Farina per aver portato in carcere un amico dell'ex talent scout Lele Mora.
Portò l’aspirante tronista da Mora«L’onorevole ingannò gli agenti»

Desio – «Ha usato il suo ruolo istituzionale in modo strumentale» e, visti i suoi trascorsi con la giustizia (vedi il caso «agente betulla») non ha ottenuto neppure le attenuanti generiche.

Sono state rese pubbliche le motivazioni della sentenza formulata dal gup di MIlano Elisabetta Meyer che lo scorso luglio ha condannato il parlamentare desiano del Pdl Renato Farina a 2 anni e 8 mesi di carcere per falso in atto pubblico.

Farina, che tra l’altro ha anche scritto l’articolo che ha portato alla condanna del direttore del Giornale Alessandro Sallusti, a febbraio del 2011 fece visita a Lele Mora, detenuto nel carcere di Opera, portando con sè Giuseppe Trotolo, un aspirante «tronista» della trasmissione tv di Maria De Filippi e amico dello stesso Mora.

Secondo l’accusa formulata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dal pm Antonio Sangermano, per farlo entrate nell’istituto di pena, l’onorevole Farina all’ufficio controllo documenti del penitenziario «affermò il falso sostenendo che Trotolo (a sua volta condannato a due anni) fosse un suo collaboratore ingannando gli agenti».

Secondo il giudice Farina avrebbe portato Trotolo in carcere «per un motivo del tutto privato» che ha segnalato «l’intensità del dolo» del parlamentare che ha una «porofonda conoscienza del pianeta carcere».