Pioggia di rimborsi per la mensaSeveso, genitori imbufaliti sul web

Pioggia di rimborsi per la mensaSeveso, genitori imbufaliti sul web

Seveso – L’amministrazione Donati accusata di “truffa” ai danni dei cittadini. E’ l’ennesima polemica riportata da facebook e segnalata da Amare Seveso riguardante il recupero dei crediti delle mense scolastiche.

Secondo alcuni cittadini, che sono anche intervenuti sul social network, il Comune avrebbe richiesto il pagamento delle tariffe non ancora riscosse anche da parte di quei cittadini che invece avevano regolarmente versato la propria quota. «Dopo i parcheggi a pagamento un’altra cosa indegna avviene all’interno del comune – scrive una cittadina sul web -. E’ indegno che a dicembre 2010 arrivi un sollecito di pagamento di una mensa del settembre 2006, in ritardo di 4 anni. Questo significa aspettare che la gente butti i bollettini di pagamento, così da fargli pagare 2 volte la stessa cosa. Nella mia situazione si ritrovano molti altri sevesini, e il Comune continua a mandare lettere sperando che il contribuente abbia buttato la ricevuta. Un Comune dovrebbe fare controlli anno per anno, non aspettare che passi così tanto tempo. La truffa è cercare di prendere soldi dai cittadini in modo disonesto».

Diverse le segnalazioni di risposta, come quella di una mamma, D.P., che mette in evidenza anche aspetti paradossali: «L’avviso è arrivato anche a me, con un particolare, mio figlio è nato nel 1991, e nel 2006 non frequentava certamente le elementari ». E ancora da parte di A.M.: «E’ successo anche a me, per fortuna mio marito tiene tutto e quindi tutto a posto, ma abbiamo pensato la stessa identica cosa. Purtroppo Seveso sta diventando sempre più invivibile». Il sindaco Massimo Donati, interpellato sulla vicenda, respinge categoricamente le accuse di dolo: «Il recupero crediti viene gestito da una società esterna, l’assessore all’Istruzione Luca Volpi è stato informato e sta già provvedendo a risolvere la situazione. Se ci sono stati degli errori li verificheremo e saranno sicuramente sistemati, ma le accuse di truffa francamente sono esagerate. Tanto più che abbiamo appreso anche noi questa cosa da facebook, mentre non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione diretta. E’ un peccato che accadano queste cose. Sono convinto che chi diffonde tali informazioni perda da solo credibilità».

Ma sempre sulla stessa pagina di facebook non tutti si sono schierati contro il comune: «Perchè truffa? – ha detto P.G. – chiedere i soldi a chi non paga è un obbligo di legge. Allo scadere del quinto anno, affinché i crediti non vadano in prescrizione, tutti gli enti passano in rassegna i debitori».
Ivan Bavuso