Piano del colore per Lampedusa?Da Meda l’esperta di Berlusconi

Il premier vuole fare di Lampedusa la nuova Portofino. E ha citato gli esempi di Lazzate e Lesmo. E così l'artefice delle Portofino brianzole, l'architetto medese Monica Tagliabue, si è detta disponibile a trasformare completamente l'isola.
Piano del colore per Lampedusa?Da Meda l’esperta di Berlusconi

Meda – E se Lampedusa, nelle sue difficoltà “estetiche”, prendesse spunto dalla Brianza? Non è un’utopia, bensì l’indicazione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che nell’ultimo suo viaggio in Sicilia e parlando delle problematiche che isola sta vivendo per il continuo sbarco di profughi ha indicato, tra l’altro, anche la mancanza di colore. Per la verità, gli isolani hanno situazioni ben più difficili da risolvere e con le quali convivere, ma in un’ottica futura lo stesso premier ha indicato come via da seguire quella brianzola. «In un paese della Lombardia – hanno riportato gli organi di informazione nazionale – c’erano strade brutte e grigie, con case senza intonaco e con intonaci scrostati e oggi è tutt’altra vita: balconi fioriti, colori come si fosse a Portofino, ciottolati a terra».

Insomma, per una volta è la Brianza, famosa per le fabbriche, ad essere esempio di bellezza da imitare per un luogo che già è meraviglioso come Lampedusa e che di suo avrebbe già i colori del mare da sfruttare e valorizzare. I Comuni ai quali Berlusconi fa riferimento sono Lesmo e Lazzate, due realtà che negli ultimi anni hanno vissuto un miglioramento estetico incredibile. Berlusconi stesso ha contribuito a questo miglioramento, regalando a Lesmo i geranei con cui abbellire le finestre delle strade. Ma in tutto questo, cosa c’entra Meda? L’architetto che ha ragionato sul piano del colore di queste due realtà brianzole è una medese, Monica Tagliabue.

«A me piace parlare con la gente – dice l’artista – capire che colori vorrebbero sulle loro case e l’obiettivo della mia missione lavorativa è quella di rendere bello ciò che c’è già, è rendere bella una piazza in modo che sia vivibile e apprezzabile da tutti. Certo, se venissi chiamata a Lampedusa sarebbe meraviglioso ». Lesmo e Lazzate si sono trasformati, mantenendo ciò che c’era nel passato e valorizzandolo per lasciarlo al futuro. I colori utilizzati dalla Tagliabue per i comuni brianzoli ricordano la terra, lavorata dagli avi e ancora punto di riferimento della popolazione, mentre per Lampedusa sceglierebbe qualcosa di diverso: «Chiaramente i colori hanno un’importanza fondamentale per tutti noi ed è scientificamente testato – dice ancora – perché psicologicamente hanno un impatto forte sulla nostra mente. Probabilmente, nell’isola di Lampedusa prenderei come riferimento i colori del mare, le sfumature del blu e del bianco ».

Per ora, quello di andare a lavorare in Sicilia per migliorare l’estetica e la bellezza dell’isola di Lampedusa è solo un sogno. Ma se nel Sud Italia hanno aperto le orecchie (e soprattutto gli occhi), non possono rimanere indifferenti ad una trasformazione come quella dei due comuni brianzoli.
e.san.