Non solo stelle cadenti, ma anche un onomastico da festeggiare in compagnia. Per il quarto anno consecutivo la parrocchia di Barzizza chiama a raccolta i Lorenzo della Val Gandino (e dell’intera Dicoesi) in coincidenza con la festa liturgica del Santo, venerato nell’omonimo santuario posto a monte dell’abitato.
«La comunità di Barzizza – spiega il parroco don Guido Sibella – è molto legata a questa festa, che prelude idealmente a quella patronale di San Nicola, in programma esattamente fra un mese. Quattro anni fa, alla presenza del compianto vescovo mons. Roberto Amadei, abbiamo avviato l’iniziativa di far ritrovare al Santuario quanti portano il nome di Lorenzo e ovviamente Renzo, Lorenza e Renza». La sola anagrafe di Gandino (Barzizza è frazione del Comune, ma parrocchia autonoma) conta una cinquantina di «papabili», che portano il nome del santo martirizzato nel 258 d.C. e patrono di diaconi, cuochi e pompieri. Il Santuario di San Lorenzo, posto al limitare di una zona residenziale che ricade in comune di Cazzano S.Andrea, era un tempo chiesa parrocchiale di Barzizza. Nella zona un tempo c’era anche un eremo, ora residenza privata, che viene definito dai documenti «eremo di Poot».
Grazie all’impegno della Consulta della frazione, sono state ripristinate le antiche santelle votive, che salendo dalla parrocchiale di San Nicola al Santuario costituiscono un vero e proprio itinerario di preghiera. Le piccole edicole, risanate nelle parti in muratura, ospitano ora i dipinti realizzati dalla barzizzese Suor Cristina Picinali, monaca di clausura nel convento di San Benedetto a Bergamo e autrice fra l’altro dello stemma araldico del vescovo di Fidenza mons. Carlo Mazza, bergamasco di Entratico. I dipinti erano stati benedetti lo scorso anno dal vescovo mons. Francesco Beschi durante la visita a Barzizza in occasione della festa di San Nicola. Il programma della festa di martedì 10 agosto prevede alle 8 la messa nella parrocchiale di San Nicola. Alle 10.30 la solenne celebrazione per tutti i Lorenzo nel Santuario, presieduta da don Maurizio Rota, assistente diocesano delle Confraternite, e dal parroco don Guido Sibella. Alle 18 messa vespertina al Santuario, con vespri e benedizione della reliquia. Alle 19 la festa conclusiva, con cena comunitaria in Piazza Duca d’Aosta.
Giambattista Gherardi