Peg Perego, spiragli alla crisiOggi incontro sindacati-azienda

Peg Perego, spiragli alla crisiOggi incontro sindacati-azienda

Arcore – Segnale di apertura dalla Peg Perego. Martedì pomeriggio, dopo l’ennesima ora di sciopero del lavoratori che chiedono l’aggiornamento del contratto aziendale, i vertici del colosso dei passeggini hanno richiesto un incontro per ioggio. Si tratta di un passo avanti che lascia intravedere la luce a sindacati e dipendenti, impegnati da un mese circa in un braccio di ferro con l’azienda per ottenere risposte alle proprie istanze.

«Alla Peg avevamo detto che ci saremmo seduti a un tavolo solo quando fosse stata pronta a prendere in considerazione le nostre richieste – ha raccontato Antonio Guzzi, Fiom Cgil- quindi abbiamo ragione di credere che la convocazione di questo incontro implichi un’apertura. Al momento però non sappiamo nulla di preciso». Se Guzzi avesse ragione, l’incontro del 26 luglio potrebbe essere l’epilogo di una vicenda partita oltre un mese fa, quando l’azienda bocciò in toto la piattaforma presentata dai sindacati. Allora partì una serie di scioperi culminati con le iniziative sarcastiche delle ultime due settimane.

La settimana scorsa, i lavoratori hanno organizzato una colazione davanti ai cancelli, per evidenziare l’esiguità del premio produzione dello scorso anno (50 euro) mentre martedì, poco prima che l’azienda comunicasse l’intenzione di un confronto, un cartellone con la scritta “Siamo alla frutta” presidiava una tavolata di fette d’anguria. Gli scioperi devono aver messo alla prova l’azienda, tanto più che qualche lavoratore l’ha detto: «In questo periodo le commesse non mancano». E così è stato fissato l’incontro di lunedì prossimo. Le richieste cui i lavoratori vogliono risposte riguardano innanzitutto i premi produzione. Nella piattaforma si richiede un aumento salariale fisso e cifre una tantum più sostanziose dello scorso anno, a fronte dell’incremento dei volumi produttivi degli ultimi due anni.

Una seconda istanza riguarda gli inquadramenti. I sindacati hanno chiesto che l’azienda assuma a tempo indeterminato gli stagionali. Attualmente ne sta impiegando una quarantina, ma nei mesi scorsi sarebbero arrivati anche a 60. Appelli accorati poi per il miglioramento delle condizioni di lavoro, soprattutto per quanto riguarda le temperature che nei capannoni, d’estate, salgono vertiginosamente. Infine nella piattaforma c’è un’esortazione a caratterizzare maggiormente i prodotti Peg dal punto di vista qualitativo, con la definizione di obiettivi e la loro condivisione con i lavoratori. Su tutti questi punti i vertici Peg avevano detto “no”.
Valeria Pinoia