Pedemontana, doccia fredda:niente modifiche alla tratta B2

Cesano – Quello che si prospettava da tempo ora è ufficiale: Pedemontana nel tratto B2 (Lentate-Bovisio Masciago) si farà e nel rispetto del progetto definitivo, ossia no all’interramento e sì a tre corsie in superficie dal confine tra Meda e Seveso a Cesano Maderno. A Lentate non sarà realizzata la galleria sotto Camnago, ma il curvone sarà raddrizzato a discapito del quartiere sovrastante dove ci saranno espropri e abbattimenti di abitazioni, concretizzando quell’incontro tra Pedemontana e cittadini datato l’estate scorsa. La svolta è di mercoledì 16 giugno, data in cui i sindaci erano convocati in Provincia per discutere del piano intercomunale del traffico, invece è stato comunicato da Pedemontana spa che entro il prossimo mercoledì 23 giugno sarà pubblicato il bando sulla Gazzetta ufficiale europea, le offerte dovranno pervenire entro la terza settimana di ottobre, l’impresa vincitrice dovrà occuparsi anche del progetto esecutivo e quindi entro l’estate 2011 si apriranno i cantieri per concludersi nel 2014. I sindaci – La doccia fredda ha travolto in particolare il primo cittadino di Lentate, Massimo Sasso, da sempre sostenitore del no alla trasformazione di superstrada in autostrada e comunque promotore di un progetto alternativo: il rinvio del cantiere a dopo Expo 2015, iniziando però da subito la riqualificazione del tratto. «Abbiamo scritto una lettera unitaria – commenta – non ci hanno mai risposto». Pedemontana e enti superiori, perché la scelta è soprattutto politica e a livelli alti, non hanno guardato le esigenze del piccolo, ma solo il grande progetto nell’insieme. Cesano Maderno – All’incontro in cui Pedemontana spa ha informato le amministrazioni dell’avvio del cantiere, c’era il vicesindaco e assessore alla programmazione territoriale Fabrizio Bonafede. «Dalla prossima settimana inizieranno i colloqui con i singoli comuni sul piano intercomunale del traffico – spiega – per Cesano sarà presente Luca Bonfanti. Ora quello che ci rimane da fare è decidere proprio per la viabilità correlata e trovare l’accordo sui 60 milioni di euro da distribuire tra i sei comuni. Per quanto riguarda la comunicazione con i cittadini, dal primo ottobre torneremo nelle frazioni incentrando il confronto sul Pgt e quindi anche su Pedemontana». I cittadini – Ma se la class action potesse più della politica? La risposta è rimandata a giovedì prossimo, perché Pedemontana per la prima volta ha convocato “Cesano per noi” e i comitati Cives di Bovisio Masciago e Seveso. «Evidentemente ha sortito il suo effetto il ricorso al Tar – spiega Salvatore Colombo “Cesano per noi” – per la mancanza della Valutazione d’impatto ambientale e della Vas dal progetto interrato a quello in superficie». Intanto in città c’è chi sceglie una protesta silenziosa, ma evidente: Gianfranco Mornata lavora nel suo colorificio alla Snia con un cartello al collo contro l’autostrada indifferente ai cittadini.

Cristina Marzorati