Parco da Arcore a MontevecchiaNuova proposta per l’ambiente

Una domenica verdetra i Colli briantei

Arcore – Un corridoio verde da Arcore e Usmate fino a Montevecchia. E’ la nuova proposta dell’associazione Parchi del Vimercatese insieme al comitato Valle della Nava di Casatenovo, con un obiettivo: cucire il parco dei Colli Briantei con quello della Valle del Curone per tutelare ambiente, paesaggio e salute.

«Lo scopo è quello di mettere al centro del dibattito pubblico e politico l’ipotesi di estensione del Parco dei Colli Briantei su suolo casatese – hanno scritto Alfio Sironi del gruppo Valle della Nava e Pino Timpani dell’associazione vimercatese –  Come ogni volta, all’avvicinarsi delle elezioni, fa ritorno sulle scene politiche il dibattito sulla Valle della Nava, il suo futuro, l’ipotesi di un parco. Non si tratta di capricci dei “soliti ambientalisti”, sia chiaro, si tratta di proteggere gli equilibri ambientali rifacendosi a consolidate indicazioni che le discipline ecologiche e urbanistiche, oggi, forniscono. Valide cause per le quali contrastare il consumo di suolo significa difendere il valore ecologico, culturale, ma anche esistenziale di un territorio, quello legato al nostro rapporto con lo spazio vissuto».

L’idea: allargare la rete ecologica protetta, quella che può oppore alcuni vincoli all’espansione del cemento, attraverso il Plis o i parchi veri e propri. Nel territorio si trovano già il parco della Valle del Lambro a ovest, a sud i Plis (Parchi locali di interesse sovracomunale) del vimercatese, a est il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. «Da sud, e precisamente dall’ente parco dei Colli Briantei e dall’associazione per i Parchi del Vimercatese, arriva qualche suggerimento in tal senso. L’architetto Damiano Prina, presidente del succitato parco, ha nei giorni scorsi manifestato l’intenzione di voler avanzare una proposta all’amministrazione casatese per studiare un allargamento del Plis che andrebbe idealmente a saldare l’area protetta che attualmente termina a Velate con il Parco di Montevecchia e Valle del Curone che arriva a Lomagna».

Con già un’ipotesi di gestione, semplice e a costo zero: convenzionarsi con Camparada, Usmate-Velate e Arcore per gestire non un nuovo ente, ma per sfruttare i meccanismi del parco del Colli, dove a governare sono direttamente le amministrazioni comunali. «Ci guadagnerebbe il territorio valorizzato dalla presenza di un parco, delle sue attività, dei suoi eventi – dicono Sironi e Timpani – e ci guadagnerebbero i cittadini casatesi sicuri che almeno una parte delle splendide aree ancora presenti tra le frazioni di Campofiorenzo e Valaperta saranno poste sotto tutela. E non sarebbe male, specie guardando cosa succede nel limitrofo Comune di Velate là dove il parco non c’è».
Massimiliano Rossin