Papa Benedetto XVI si dimetteLascia il Vaticano dal 28 febbraio

Papa Benedetto XVI lascia il pontificato dal 28 febbraio. Lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Joseph Ratzinger è pontefice dal 2005: è stato eletto il 19 aprile, dopo la morte di Giovanni Paolo II. Alla base della decisione, le sue condizioni fisiche. Ascolta l'audio (si apre in pop up).
L’ultima udienza di Benedetto XVIPiù di 200mila fedeli in San Pietro

Monza – Papa Benedetto XVI lascia il pontificato dal 28 febbraio. Lo riferisce l’agenzia Ansa: lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Joseph Ratzinger è pontefice dal 2005: è stato eletto il 19 aprile, dopo la morte di Giovanni Paolo II. Papa Benedetto XVI ha detto di sentire il peso dell’incarico e di non avere più forze sufficienti per andare avanti (ascolta l’audio – si apre in pop up).

L’agenzia Ansa ha lanciato la notizia alle 11.46, il Vaticano l’ha confermata e in pochi minuti ha fatto il giro del mondo. E’ stata rilanciata dall’agenzia internazionale Reuters, e poi da Cnn, al Arabiya, France Presse, i britannici Telegraph e Bbc e Sky News. Il papa ha chiesto la convocazione di un nuovo Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.

Questa la dichiarazione di papa Benedetto XVI, riportata da Radio Vaticana.
«Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle 20, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio».