Paderno Dugnano – Sono passati due anni da quell’incendio che uccise quattro lavoratori. Il 4 novembre, fuori dai cancelli dell’Eureco di Paderno Dugnano, si sono raccolti i familiari delle vittime e i sopravvissuti al rogo dell’azienda di smaltimento rifiuti. Nella cerimonia davanti ai cancelli di via Mazzini, è emerso il dolore per chi quel giorno non è più tornato a casa, come anche la preoccupazione di arrivare a fine mese in assenza di lavoro. Ed è suonata ancora una volta la sirena, proprio nell’orario in cui due anni prima si erano scatenate le fiamme. Tra le iniziative dei familiari delle vittime, in serata è arrivato anche il sostegno di Moni Ovadia.

A pesare, per i presenti, è stata la totale assenza delle istituzioni: «Siamo sempre qui da soli, abbandonati. Si fa fatica tuttora, ci aspettavamo almeno qualcuno oggi».
Sotto un cielo piovoso, uno striscione attaccato alla cancellata recitava “La sicurezza è un diritto irrinunciabile”, e uno dei presenti afferma: «Ha piovuto anche due anni fa, che i nostri amici sono andati via e noi siamo rimasti con le nostre preoccupazioni e con il dolore che abbiamo nel cuore, che rimane per sempre».