La scala dell’evoluzione delle piante, Audiorama e Audioguide: tre novità, da sabato 24 settembre, per l’Orto Botanico multisensoriale, tre ragioni in più per visitarlo. Ore 11.00 inaugurazione. Ritrovo alla Scaletta di Colle Aperto, nei pressi della Polveriera di Via Beltrami in Città Alta. Al termine brindisi augurale.
1) Oltre 17.000 visitatori all’anno salgono la Scaletta di Colle Aperto per raggiungere l’Orto Botanico, da sabato prossimo la visita potrà direttamente dal primo scalino, dove è collocata la prima delle 10 mappe tattili visive dedicate all’evoluzione delle piante. Le piante hanno una lunga storia da raccontare, durante la quale hanno contribuito in modo determinante a renderla abitabile anche da noi: hanno modificato l’invivibile atmosfera terrestre primordiale, hanno cambiato il clima e portato alla formazione del suolo.
Il nuovo percorso, a partire dalla formazione del sistema solare, 4.57 miliardi di anni fa, rievoca la comparsa negli oceani dei primi organismi unicellulari, dapprima quelli privi di nucleo (batteri), poi di quelli nucleati, delle alghe, dalle quali sino differenziate le epatiche alla conquista della terra ferma, cui seguirono gli antenati delle attuali felci e dei licopodi, fino alle gimnosperme e angiosperme con cui abbiamo dimestichezza oggi, nell’Orto Botanico appunto. Alla realizzazione, sostenuta da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo nell’ambito del Progetto Est – Educare alla Scienza ed alla Tecnologia, ha collaborato la sezione di Bergamo dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti e, come sottolinea il Presidente Gian Battista Flaccadori «è un ulteriore passo avanti sulla via diretta all’accessibilità per tutti dei beni culturali e del patrimonio museale. In questo caso in particolare, anche per i disabili visivi».
L’approccio, infatti, è visivo e tattile, adatto a tutti, anche a non vedenti e ipovedenti (disegni in rilievo, linguaggio Braille), come pure ad un pubblico straniero (scritte anche in inglese), poiché è desiderio dell’Orto Botanico offrire nuove opportunità per segmenti di pubblico svantaggiato, come pure per il pubblico che proviene dall’estero, sempre più numeroso, ormai il 30% dei visitatori complessivi (fresco di stampa un nuovo pieghevole in inglese).
2) La sonorità offre un approccio innovativo alle collezioni botaniche e agli elementi paesaggistici dell’Orto Botanico. È il tema della seconda novità, Audiorama, «pietre sonore» dislocate lungo il percorso che, grazie a sensori di presenza, entrano in funzione e contribuiscono al paesaggio sonoro dell’Orto Botanico con parole, rumori, musica. Lo scopo è arricchirlo senza disturbare, rispettando il desiderio di silenzio, ma con intervalli che possono rendere ancora più stimolante la visita.
La prima versione prevede testi poetici che hanno richiami alle piante grazie a Leopardi, D’Annunzio, Prevert, Wuang Ja Pung, Brecht, Calvino ecc. Il progetto artistico nasce da un’idea di Paolo Ferrario: «Audiorama intende valorizzare il silenzio, proponendo coscientemente contenuti desiderati e specifici. Il piacevole ambiente dell’Orto può privilegiare il suo essere un accogliente spazio “neutro” e divenire galleria d’arte, per programmi musicali tematici o come contenitore di suoni e rumori evocativi e surreali, esso stesso parte del lavoro creativo lì proposto».
3) Le audioguide sono un sistema semplice e comodo per una visita guidata autonoma. Migliorano così l’esperienza dei visitatori che possono avvicinarsi alla storia dell’Orto Botanico, ai temi e agli spazi delle collezioni botaniche, alle curiosità su singole specie ed altro ancora. I file sono in formato mp3 e scaricabili liberamente dal sito www.ortobotanicodibergamo.it, oppure, solo nei giorni di sabato e festivi, i lettori possono essere richiesti gratuitamente al custode. Dopo una sperimentazione, sarà predisposta anche la versione in inglese.
Questa audio guida nasce dal laboratorio «Valorizzazione di habitat urbano: l’Orto Botanico di Bergamo come risorsa turistica» dell’Università di Bergamo-Corso di Laurea Specialistica in progettazione e gestione dei sistemi turistici (2009), coordinato da Rossana Bonadei e Roberto Peretta, e dal successivo tirocinio presso l’Orto Botanico di Roberta Arnoldi e Valentina Bonetti. La voce recitante è quella di Chiara Magri, Teatro del Vento.