L’analisi quindi continua: «Manca una pista dove poter far allenare adeguatamente i bambini, è inutile nasconderlo. Lo prova il fatto che, spesso e volentieri, per avere le ore necessarie, ci dobbiamo spostare ad Agrate. Purtroppo, quando si tratta di suddividere le disponibilità nelle palestre locali, noi finiamo sempre per essere l’ultima delle opzioni possibili…». Ecco poi un approfondimento: «Finché l’unica struttura ad ospitarci sarà quella di via Ardigò, il nostro orizzonte sarà limitato. Il dispiacere è acuito dal fatto che ci siamo fatti avanti con l’amministrazione comunale con un progetto per la pista di via Boccaccio, che non comporterebbe esborsi per le casse pubbliche, ma ci siamo scontrati e ci stiamo scontrando con una burocrazia avvilente. Evidentemente, è preferibile che l’area rimanga una discarica. Ma così anche a chi sta mettendo in gioco la propria passione, prima o dopo, la voglia passerà».
Spostandosi su un piano più squisitamente tecnico, ad impadronirsi della scena è la soddisfazione per l’inizio di stagione della prima squadra, nonostante la sconfitta (8-2) rimediata domenica scorsa a Montale Rangone contro l’Hc La Mela: «Nel primo tempo ce la siamo giocata, ma alla lunga siamo calati. Del resto, il nostro gruppo è quello di sempre e non si può pretendere nulla quando, di fronte, ci troviamo avversari con un’età media molto più bassa. Aspettiamo nel breve rinforzi dal settore giovanile, considerato che non potremo proseguire all’infinito. Detto questo, i sette punti nelle prime tre gare sono da sottolineare, perché ottenuti con il cuore da atleti che mettono i pattini senza ricevere denaro in cambio».