Muggiò: slot machine, colpoBottino di oltre 10 mila euro

Muggiò: slot machine, colpoBottino di oltre 10 mila euro

Muggiò Un bar chiuso e una sala giochi presa d’assalto. È il bilancio di una settimana di straordinari per i carabinieri, che sono intervenuti nel primo caso, mentre hanno preso in mano le indagini nel secondo.

Per quanto riguarda il bar-pizzeria di via Piave è stata la Questura di Milano e disporre il provvedimento, in seguito ai reiterati comportamenti di alcuni avventori che già nei mesi scorsi avevano attirato l’attenzione delle forze dell’ordine da un lato, e quella dei residenti dall’altro. Che in seguito a ripetuti schiamazzi, soprattutto durante le ore notturne, liti tra i clienti, alcuni dei quali pregiudicati, e disturbo in genere della quiete pubblica, hanno presentato diversi esposti nella sede dei Carabinieri in via Libertà, finanche denunce per lesioni.

Gli uomini del comandante Giancarlo Rapone avevano così chiesto di procedere alla chiusura del bar per una settimana, per motivi di ordine pubblico, istanza che è stata accolta e quindi applicata venerdì scorso su disposizione della Questura di Milano.

I carabinieri hanno fatto valere l’articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che conferisce al questore la possibilità di sospendere, per un periodo non superiore ai quindici giorni, la licenza di un esercizio «nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini».

Un’ammonizione, insomma, dopo la quale può eventualmente scattare il cartellino rosso. Infatti «qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione – recita il testo della legge – la licenza può essere revocata».

Capitolo sala giochi: sono al vaglio dei carabinieri le immagini delle telecamere a circuito chiuso di una sala giochi di via della Repubblica, le cui slot machine sono state svaligiate da una banda di rapinatori professionisti per una cifra che ammonterebbe a oltre 10 mila euro.

Neutralizzati i sensori dell’antifurto, durante l’orario di apertura della sala giochi, probabilmente grazie ad un espediente che ha distratto i gestori, la banda è tornata invece in azione martedì nelle prime ore dell’alba: i rapinatori hanno tagliato una grata di metallo e forzato una finestra. Con i volti semicoperti dai cappucci, i due ladri sono stati ripresi dalle telecamere interne della sala giochi mentre prendevano a picconate le 33 slot machine, impadronendosi del bottino, circa 10 mila euro in contanti.

I due hanno invece desistito dall’aprire la cassaforte della sala giochi, che si trovava in una stanza dove l’antifurto non era stato messo fuori uso. La sala giochi era stata inaugurata soltanto nel mese di ottobre ed oltre al danno per l’ingente furto subito, c’è da aggiungere quello derivato dalla chiusura forzata dell’esercizio per ripristinare le slot machine e riparare l’antifurto.
Luca Scarpetta