Muggiò: scuole, boom di iscrizioniIl Provveditorato: resta tutto così

Muggiò: scuole, boom di iscrizioniIl Provveditorato: resta tutto così

Muggiò Chiuse le iscrizioni per l’anno scolastico 2012/2013, non è stato facile trovare posto per tutti gli alunni. La città è in crescita e soprattutto nel quartiere Taccona di anno aumenta il numero delle giovani famiglie.
In particolare anche quest’anno sono state numerose per richieste per la scuola primaria Ada Negri che dispone solo di due classi prime elementari e di tre sezioni della materna Rodari.

Se fino a poco tempo fa il confine di Taccona con Muggiò era il Canale Villoresi, oggi, almeno a livello di bacino scolastico, sta diventando la rotonda all’altezza di via Sondrio e via Pavia. Le vie poco più in là della rotonda sono dirottate alla scuola de Gasperi, anche se le richieste delle famiglie della zona continuano ad essere verso l’Ada Negri. Nel quartiere sarebbe indispensabile l’apertura di una nuova sezione sia per le elementari che per le materne.

<La situazione non è così facile – spiega il dirigente scolastico Andreano -. Per l’Ada Negri non c’è spazio fisico per aprire una nuova sezione. In secondo luogo, è una questione di numeri complessivi: Ada Negri e De Gasperi riescono insieme ad assorbire tutti i ragazzi, così come la Rodari e la Collodi. Il provveditorato non darebbe l’ok per aprire un’altra sezione>.

Così, ogni anno, sempre più bambini per i quali i genitori avevano richiesto l’iscrizione alla scuola primaria Ada Negri vengono dirottati alla scuola De Gasperi di via Ricostruzione, ottima scuola, con ottimi spazi, richiesta anche da numerose famiglie che apparterebbero all’Istituto comprensivo Casati, ma che residenti nelle vie immediatamente al di la di via della Repubblica la preferiscono per la vicinanza. Peccato però sia completamente sprovvista di parcheggio. Solo qualche buco qua e là. Ma le famiglie al mattino hanno fretta, non tutti possono andare a piedi.

Continua l’esubero di richieste anche alla materna Rodari, dove il sovrappiù viene mandato alla Collodì, dall’altra parte della città. <I ragionamenti sui bacini d’utenza delle scuole li facciamo ogni anno – spiega l’assessore alla pubblica istruzione Michele Messina -ragionamenti a monte con numeri alla mano e cartina delle vie della città. Non è facile. Bisogna adeguare a seconda della crescita della città. Quest’anno ad esempio c’è un esubero, ma stando ai numeri aggiornati a oggi, l’anno prossimo dovremmo avere un numero minore di richieste e rischiamo di perdere una classe, mentre fra due anni ci sarà una nuova crescita e si presenterà di nuovo il problema dell’esubero>.
Cristina Mariani