Muggiò «Non siamo tutti uguali: per Zanantoni il programma elettorale è carta straccia». Il Partito democratico non molla la presa su Ravizza, Dopo di noi, e verde pubblico e, dopo le critiche della scorsa settimana, rincara la dose attraverso una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato l’ex sindaco Carlo Fossati e i consiglieri Maria Fiorito e Alberto Suppa, che hanno denunciato «palesi incoerenze» rispetto al programma elettorale del centrodestra «che configurano una presa in giro degli elettori».
A partire dal «Dopo di noi», la casa-famiglia per disabili, un progetto «che sentiamo fortemente nostro», ha spiegato Fossati. Per il quale il centrosinistra aveva pensato ad un’area di circa 10 mila metri quadrati tra il Bosco in città e la Corte Briantea, dove sarebbe sorta una struttura circondata da giardini, simile ad altre già esistenti in Brianza.
La giunta Zanantoni pensa invece, per il Dopo di noi, all’area dell’ex Ravizza, con una parte a residenziale: «Ma come? – chiedono i consiglieri del Pd – Pdl e Lega ci hanno attaccato con manifesti e raccolte di firme per bloccare il nostro progetto che prevedeva un Polo culturale del valore di 8 milioni di euro perché non volevano la trasformazione del complesso produttivo in residenziale e adesso Zanantoni annuncia di volere effettuare il cambio di destinazione d’uso di quell’area proprio a residenziale?».
Anche ubicazione e modalità per il Pd restano inaccettabili: «Questo progetto – è intervenuta Fiorito – era nato con il coinvolgimento dell’associazione Aurora, attraverso la costituzione di una Fondazione di partecipazione pubblico-privata, proprio nell’ottica del principio della sussidiarietà, ma anche coinvolgendo tutta la società civile. Il centrodestra invece ha avocato a sé la responsabilità delle scelte tagliando fuori i soci fondatori e intende collocare i disabili in mezzo al traffico e al cemento.
È evidente che, senza alternative, le famiglie angosciate dalla ricerca di una soluzione, non potranno fare altro che accettare. Perciò abbiamo la sgradevolissima sensazione che Zanantoni utilizzi il Dopo di noi come paravento per un progetto avversato quando il centrodestra era all’opposizione».
Luca Scarpetta