Muggiò: Panem, la crisi non passaArrivano ancora quindici esuberi

Muggiò: Panem, la crisi non passaArrivano ancora quindici esuberi

Muggiò Si prospettano altri 15 esuberi alla Panem. Questa volta i tagli riguarderanno la parte operaia. I numeri non sono ancora precisi. <Nell’incontro che si è tenuto la scorsa settimana con i rappresentanti del Gruppo Novelli – spiega Paolo Castiglioni sindacalista della Uilm Brianza – il Gruppo ha lamentato un grosso contraccolpo dovuto ad una riduzione di acquisti da parte di tre piattaforme Lidl che costringerà dal prossimo mese di marzo Panem a ridurre i volumi di produzione.

Il Gruppo Novelli non è riuscito a capire le motivazioni, sicuramente non legate alla qualità del pane altrimenti avrebbero ridotto anche gli acquisti di altre piattaforme Lidl, e non si rassegna alla perdita anzi, intende riuscire a recuperarla. E’ una questione di numeri e se questi non cambiano i dipendenti saranno in esubero>.

La situazione dei dipendenti è sfavorita anche dal fatto che il passaggio di Panem al Gruppo Novelli non si è ancora perfezionato cioè non si è ancora formalizzato in Tribunale l’affitto di ramo d’azienda quindi, a oggi, il Gruppo Novelli è proprietario delle Azioni Panem, ma non c’è ancora stato il passaggio dei dipendenti.

<Come sindacato vorremmo capire come intendono operare con questi esuberi – continua Castiglioni. Se rimanessero in carico alla vecchia Panem, quando si formalizzerà il passaggio, (il 1° marzo salvo ulteriori slittamenti) finirebbero nella cassa integrazione straordinaria. Abbiamo chiesto di portare tutti i numeri dichiarati inizialmente, nella Nuova Panem, perché in tal modo per questi operai si potrebbe richiedere la cassa integrazione ordinaria per un temporaneo calo di lavoro, piuttosto che una cassa straordinaria>.

<Basandoci sulle loro dichiarazioni – prosegue il sindacalista – il gruppo Novelli crede nel sito di Muggiò. Ha inserito un nuovo direttore giovane proiettato al futuro e nella sede di Terni diverse figure del gruppo dedicano oltre la metà del loro tempo per rilanciare la produzione di Muggiò. Certo permane la crisi economica generale, la contrazione della vendita di pane.

Ma il gruppo Novelli ha trovato una situazione pesante e difficile, un disastro economico gigantesco, ha messo pezze su pezze. Di soldi ne hanno messi parecchi a Muggiò per risolvere problemi spiccioli: arretrati bollette gas, luce, manutenzioni, fornitori rimasti insoluti dai vecchi proprietari.

Un piano industriale vero e proprio non è ancora stato messo a punto, non ci sono grandi investimenti, ma stanno già impegnando parecchio in questo stabilimento>.
Cristina Mariani