Muggiò, eternit alla <Ada Negri>Comitato: arriva la rimozione?

Muggiò, eternit alla <Ada Negri>Comitato: arriva la rimozione?

Muggiò Fumata bianca per il comitato Taccona che da settimane attende la convocazione dall’amministrazione. Sul tavolo la questione della rimozione urgente della copertura in eternit del tetto della scuola elementare Ada Negri. Una vicenda che si trascina da anni ma che fino ad oggi non si è ancora conclusa. Per il momento ai membri del comitato la giunta guidata da Pietro Zanantoni ha consegnato il plico con la documentazione relativa allo stato attuale dell’edificio. «Peccato che sia datata 2008 – precisa Michele Loise, del comitato – siamo certi che questi dati siano ancora attendibili».

Nessun intento polemico da parte dei cittadini coinvolti nella vicenda, e supportati anche dal comitato genitori della scuola, ma soltanto «il desiderio di fare chiarezza sullo stato attuale della situazione e soprattutto sulle intenzioni dell’amministrazione». L’incontro con il primo cittadino, gli assessori coinvolti e i cittadini si sarebbe dovuto svolgere entro gennaio, ma fino a oggi nulla è ancora stato confermato.

A preoccupare è principalmente la sorte del tetto della scuola in cui si trovano, solo all’Ada Negri, 250 bambini dai 6 agli 11 anni, insieme alle insegnanti e al personale scolastico. Al più presto andrà sistemata, rimuovendo la copertura in eternit, ma non solo. Fino a qualche tempo fa, infatti, si era ventilata la possibilità (quasi una certezza stando a quanto dichiarato dalla stessa amministrazione comunale) di provvedere all’installazione di un impianto fotovoltaico proprio sul tetto della scuola.

«L’Ada Negri sarebbe dovuta essere la prima scuola di Muggiò ad adottare una simile fonte alternativa di energia – ricordano i membri del comitato Taccona – ma di fatto è stata la parrocchia San Giuseppe con le offerte dei fedeli a riuscire a strappare il primato».

Ora dal comitato aspettano che il sindaco Zanantoni e i suoi assessori comunichino la data per il tanto atteso incontro. «Nell’attesa vorremmo poter visionare tutti i dati e le valutazioni dei rischi, per poter meglio presentarci all’incontro ufficiale. È un nostro diritto di cittadini e ci aspettiamo che il Comune ne tenga conto».
Sarah Valtolina