Muggiò – Quasi tutto, in pratica, è stato rinviato alla settimana prossima. Come dire che il futuro della Nuova Panem di Muggiò dovrebbe essere un po’ più chiaro dopo l’incontro di mercoledì tra il commissario giudiziale e la proprietà, il gruppo Novelli. La riunione è stata decisa dal Tribunale di Monza.
Lo stesso Tribunale, martedì scorso, aveva sospeso l’assemblea dei creditori di Panem Italia. Quest’ultima si trova in concordato preventivo. Ma lo scenario resta incerto e complicato. «Il problema principale – spiega Gian Enrico Longoni, segretario generale Fai Cisl Brianza – resta la ristrutturazione del debito. Le banche vogliono ulteriori garanzie. La situazione rimane difficile sia per il gruppo Novelli, che per la Nuova Panem. Complessivamente, i lavoratori interessati sono 850». Le novità legate agli ultimi sviluppi verranno esaminate nelle due assemblee convocate in azienda giovedì prossimo. Una è in programma in mattinata, l’altra al pomeriggio. Uno dei segnali negativi è comunque il pagamento frazionato degli stipendi ai 120 addetti del sito produttivo brianzolo. L’ultimo stipendio pieno è stato pagato regolarmente ad aprile. In seguito, la retribuzione completa veniva corrisposta dopo il versamento di un acconto pari al 60%. «Ma la proprietà, per quanto riguarda settembre – aggiunge Longoni – non è in grado di garantire questa forma di pagamento dilazionato». Giovedì, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali si sono incontrati con il responsabile delle relazioni sindacali del gruppo alimentare umbro. Il piano industriale presentato dalla società prevede il mantenimento dei siti di Muggiò, Amelia e Latina per la produzione di pane. Dei tre stabilimenti, quello brianzolo è il più importante. L’incontro di giovedì, intanto, è servito anche per stipulare un nuovo accordo sul ricorso alla cassa integrazione ordinaria. L’intesa si basa sull’utilizzo di 13 settimane di cassa integrazione ordinaria per un massimo di 30 lavoratori. Il «riposo forzato» verrà programmato nel periodo compreso tra il 24 settembre e il 23 dicembre. La Nuova Panem ha già fatto ricorso alla cassa integrazione ordinaria per lo stesso periodo di tempo. Il provvedimento, ogni settimana, interessava 17 dipendenti a rotazione.