Morì cadendo dal decimo pianoMonza, i funerali del piccolo Omar

Si sono svolti mercoledì pomeriggio i funerali del piccolo Omar Benayad, il bambino di quattro anni precipitato al suolo, lunedì pomeriggio, dal decimo piano di un palazzo di Sesto San Giovanni. Mamma Clara, papà Whaid e il fratellino Andrea, si sono stretti attorno alla salma del piccolo.
Morì cadendo dal decimo pianoMonza, i funerali del piccolo Omar

Monza/Caponago – Si sono svolti mercoledì pomeriggio i funerali del piccolo Omar Benayad, il bambino di quattro anni precipitato al suolo, lunedì pomeriggio, dal decimo piano di un palazzo di Sesto San Giovanni. Mamma Clara, papà Whaid e il fratellino Andrea, si sono stretti attorno alla salma del piccolo nell’ultimo suo viaggio. Il bimbo infatti è stato seppellito nel cimitero di Monza, nel campo riservato ai cittadini di fede islamica. La tragedia si è consumata in un attimo di tragica distrazione.

Il nonno di Omar si era addormentato dopo pranzo, lasciando socchiuse le imposte di una finestra a causa del forte caldo di questi giorni. Il piccolo non ha così avuto molte difficoltà nel raggiungere il davanzale, usando uno sgabello trovato in cucina. Tutto si è svolto a Sesto San Giovanni, attorno alle 13.20, in via Karl Marx. La madre del bambino, Clara Mirmin, di 44 anni e residente a Caponago, aveva portato Omar dal nonno prima di andare a lavoro. Un’abitudine ormai consolidata da quando, pare, il piccolo non frequentasse più la scuola d’infanzia di Pessano con Bornago. L’amministrazione comunale ha, infatti, deliberato nuovi criteri di ammissione al centro estivo. Criteri che hanno penalizzato la famiglia di Omar, costringendo mamma e papà a chiedere aiuto al nonno.

A Pessano lavora il padre di Omar, per la Autodemolizioni Ferrari. Azienda che ha voluto far sentire la propria vicinanza dicendo di voler presenziare alle esequie del bimbo. Sul luogo della tragedia si sono precipitati gli uomini della locale stazione dei carabinieri e gli uomini del 118. A nulla però sono valsi gli sforzi degli operatori sanitari né sul posto, né all’ospedale Niguarda di Milano dove il piccolo è stato trasportato.
L. Mer.