Monza – Il Consorzio del Parco e Villa non ha ancora preso in consegna ufficialmente la Villa reale, per questo non si può procedere con l’assegnazione dell’appalto per la riqualificazione della reggia. Una sola firma mancante potrebbe persino mettere a repentaglio la regolarità del bando dato che il Consorzio non ha (ancora oggi) nessun titolo per gestire la Villa Reale. Un anno fa, infatti, il Consorzio ha avviato la procedura del bando, affidato ad Infrastrutture Lombarde, senza averne (a quanto pare) i titoli per farlo, non avendo avuto in consegna la Villa Reale.
La politica è in fermento per questo problema e ieri è arrivato in Comune il direttore di Infrastrutture Lombarde, Giulio Rognoni, accompagnato dai suoi tecnici per cercare di risolvere la questione. Fonti comunali rivelano che, a seguito dell’incontro di ieri, entro pochi giorni si potrebbe avere l’ufficializzazione della presa in consegna della Villa Reale da parte del Consorzio. E’ curiosa, però, la dichiarazione fatta da Pierfranco Maffè, assessore al Parco, in consiglio comunale: «Noi eravamo pronti da maggio dell’anno scorso a consegnare la Villa al Consorzio».
Secondo Maffè però la regolarità del bando non sarebbe a rischio: «Il fatto che il Consorzio non abbia ancora preso in carico la Villa Reale impedisce di assegnare il vincitore della gara, questo non vale per l’assegnazione del bando ad Infrastrutture lombarde, in quel caso era sufficiente la delega espressa dei 4 enti consorziati e proprietari della Villa». E’ proprio per questo motivo che fino ad ora non è stato possibile assegnare il vincitore del bando di gara: dato che l’immobile non è ufficialmente gestito dal Consorzio non può essere che Infrastrutture lombarde indica un vincitore di una gara per riqualificare un immobile sul quale non si hanno diritti.
Questa strana situazione ha spinto i consiglieri di opposizione a chiedere spiegazioni al sindaco Marco Mariani: «Il bando da 25 milioni di euro per il recupero della Villa Reale potrebbe essere illegittimo perché indetto dal Consorzio a inizio 2010 quando ancora non aveva tutti i titoli per farlo- dichiarano Rosario Montalbano e Roberto Scanagatti del Pd- se la notizia venisse confermata sarebbe urgente fermare tutto per reimpostare il bando in modo che la Villa rimanga in mano pubblica e non svenduto ai privati, come prevede invece il progetto promosso da Regione Lombardia attraverso Infrastruture Lombarde».
Andrea Trentini