Monza – Erano state rubate una a una, da una chiesa dedicata a San Giacomo Apostolo. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza, però, ne hanno ritrovate dodici. All’appello mancano solo la quarta e la quattordicesima, nonché ultima stazione, probabilmente vendute a qualche collezionista. Gli altri dodici bassorilievi in legno e gesso raffiguranti la Via Crucis sono stati restituiti alla diocesi, visto che i soliti ignoti li avevano trafugati a Cascine Strà, in provincia di Vercelli, il 27 maggio di due anni fa. Ritrovate e restituite anche 10 volumi e 462 documenti antichi, tutti risalenti al diciannovesimo secolo, come peraltro la Via Crucis. Refurtiva del valore di circa 50mila euro. Due le persone denunciate con le accuse di ricettazione e incauto acquisto; si tratta di piccoli antiquari residenti uno a Vigevano e l’altro a Lodi. La scoperta dei carabinieri monzesi è avvenuta dal controllo di una carta in un mercatino di antiquario che si tiene ogni prima domenica del mese a Cormano. È bastato uno sguardo a uno dei timbri riportati in quel documento ottocentesco per risalire a quegli oltre 460 trafugati nella località piemontese. Le seguenti indagini hanno portato gli inquirenti nei due magazzini lombardi, dove la merce di provenienza illecita (si tratta peraltro di furto sacrilego) era stata depositata, in attesa di essere piazzata sul mercato. Per una delle stazioni, l’antiquario di turno avrebbe potuto chiedere tra i 1.500 e i 2.000 euro. Soddisfazione per il ritrovamento, è stata espressa dal capitano Andrea Ilari, comandante dei militari del nucleo di Monza: «Questi ritrovamenti sono quelli che vanno più a beneficio dei cittadini; in questo caso, per esempio, le stazioni della via Crucis, realizzate interamente in legno e gesso, caratteristica rara, quest’ultima, riferibile alla scuola lombardo-piemontese, erano esposte alla devozione dei fedeli». Il fenomeno dei furti nelle chiese, a partire da questa estate, ha vissuto una sorta di “piccola recrudescenza”, sempre secondo quanto riferisce l’ufficiale dell’Arma. Sono 95 gli episodi registrati quest’anno, un dato che rispecchia quello dello scorso anno, anche se la maggioranza si sono concentrati proprio nel periodo da settembre a questi giorni. «Si tratta di un fenomeno che ultimamente riguarda soprattutto la zona delle province di Bergamo e Cremona; non stiamo parlando di furti in grande stile, o su commissione, ma dell’opera di soggetti che rubano un po’ alla rinfusa tutto quello che trovano, nella speranza di individuare un canale di ricettazione che consenta di ricavarequalcosa, il più delle volte non delle grandi somme».
Federico Berni
Monza, recuperata preziosaVia Crucis rubata a Vercelli
