Monza – Alle elezioni regionali di marzo Fuori dal pantano invita a votare per tre candidati non propriamente in lizza per il Pirellone, poiché si chiamano “puzze, viabilità e sicurezza”. Queste sono infatti le tre parole che il movimento civico di quartiere chiederà ai sanrocchesi di scrivere sulla scheda delle regionali 2010.
I volantini – La mobilitazione è partita martedì scorso nell’area del mercato rionale, dove i militanti di Fuori dal pantano hanno distribuito 500 volantini, per dire “basta” alle tante promesse elettorali mai mantenute. «Ci risiamo – attacca l’associazione sul volantino -. A breve saremo chiamati a votare per la Regione. Quali saranno le nuove promesse da parte di candidati politici a risoluzione degli annosi problemi presenti nel quartiere di San Rocco? Questa volta diciamo basta alle promesse tipiche di ogni campagna elettorale». Promesse, aggiunge Nicola Di Napoli, capogruppo di Fuori dal pantano in consiglio circoscrizionale, che già starebbero tornando a riempire la bocca di qualche candidato. «Ma nel 2009 alle provinciali su decine di schede elettorali, a San Rocco, i cittadini hanno scritto frasi di protesta per le puzze emanate dal depuratore». Da qui, la decisione del movimento di dare un segnale forte e stavolta “organizzato”: «Noi esprimeremo il nostro voto nei seguenti terni: puzze – viabilità – sicurezza».Nel frattempo, l’associazione ha preso carta e penna anche per chiedere ad Arpa e alle amministrazioni locali come mai non sia stata ancora effettuata alcuna rilevazione dell’inquinamento invernale.
Pochi controlli – «Sono trascorsi mesi da quella sporadica rilevazione, composta da ben 43 pagine fitte di premesse e dati, non sempre di facile lettura, bensì in larga parte destinata ad esperti del settore – scrive Fuori dal pantano -. Ciò che non è sfuggito a questa associazione è che nel documento redatto dall’Arpa, testualmente e chiaramente si dichiara che, al fine di caratterizzare al meglio la situazione ambientale nella zona di via Monte Santo, sarebbe opportuno eseguire una campagna di misurazioni anche nella stagione invernale, periodo nel quale sono presenti altri sorgenti antropiche, quali il riscaldamento domestico, e le condizioni atmosferiche sono notoriamente sfavorevoli alla dispersione nell’atmosfera per tutti gli inquinanti primari».Siamo a fine gennaio, chiosa l’associazione, e ancora le nuove misurazioni non sono state effettuate: da qui, la richiesta ad Arpa e Comune di far sapere pubblicamente quali siano le intenzioni in merito ad un’eventuale monitoraggio invernale.
Giuliano Da Frè