Monza – Un ritardo immotivato. E i lavori nell’area dell’ex cotonificio Cederna restano fermi. Secondo Alfredo Viganò, consigliere comunale della Lista Faglia, i ritardi nei lavori all’ex Cederna «Sono particolarmente gravi dato che questo piano particolareggiato presenta forti valenze di interesse pubblico per la città».
Il progetto -Il piano particolareggiato prevede, infatti, la riqualificazione dell’area dismessa che presenta valori di archeologia industriale (l’ex cotonificio da cui è nato l’intero quartiere). La riqualificazione consiste nella realizzazione di servizi urbani come il museo etnologico, locali di servizio pubblico come servizi commerciali, piazze, parcheggi, isole pedonali e centri direzionali. Il progetto è completato dalla parte residenziale (con edilizia convenzionata). «E’ importante che si proceda con la attuazione di questo piano che invece giace fermo dopo l’inizio di qualche lavoro – dichiara Alfredo Viganò – è stata chiesta dal privato interessato la modifica a variante del piano stesso, ma questo non può giustificare un ritardo più che biennale negli adempimenti sottoscritti con apposita convenzione».
Il quartiere – Questo intervento, infatti, dovrebbe andare a rivitalizzare un quartiere che da qualche anno soffre di un certo “spopolamento” commerciale. I residenti, inoltre, chiedono che si comincino i lavori in quest’area centrale del quartiere Cederna. L’amministrazione comunale “nicchia” su questa questione e finora non ha dato risposte alle richieste di chiarimento in merito, non è la prima volta, infatti, che Viganò e la collega di partito Elena Colombo interpellano il Comune sul Cederna: «Questa è la quarta volta che poniamo questa questione – continua Viganò – finora non ci è mai stata data risposta».
La polemica – Questa volta la Lista Faglia esige delle risposte: «Perchè i lavori sono ancora fermi, dato che parti consistenti delle previsioni potevano essere portate avanti senza attendere una variante generale a tutto i piano? – e ancora – Chi ha scelto di cambiare il gruppo di progettazione? quale sia e con quale assenso o motivazione da parte del Comune trattandosi di Piano di Interesse Pubblico?». Le domande a cui l’amministrazione è chiamata a rispondere sono molte e, come è capitato con la variante del Pgt, pare che i progetti siano visibili prima fuori che dentro il Comune: «Come mai progetti relativi al piano particolareggiato variato appaia già in internet senza che nessun organismo comunale lo abbia visto?».
a.t.