Monza, interrogatorio dal gipper i due vigili arrestati giovedì

Monza – Si sono svolti in giornata gli interrogatori di garanzia degli agenti della Polizia locale di Monza finiti agli arresti domiciliari la settimana scorsa per eccessi e prepotenze nei confronti di due immigrati rumeni e di un tunisino. Da Mezzogiorno alle 14 è stata la volta di Stefano Cosola, difeso dall’avvocato Lorenzo Crippa, sentito dal giudice per le indagini preliminari Licinia Petrella alla presenza del pubblico ministero Alessandro Gentile. Poi è toccato a Paolo Morelli, difeso dall’avvocato Raffaele Della Valle. Né Cosola né il suo difensore hanno voltuo commentare l’interrogatorio.

Diverso l’atteggiamento dell’altro indagato: “Mi sento molto amareggiato – ha detto Morelli – dopo anni di servizio in cui ho ricevuto diversi encomi per la mia attività, essere accusato così è demotivante”. La difesa per lui, comunque, non ha chiesto la revoca della misura cautelare. Tra le accuse formulate nell’inchiesta c’è quella di aver prelevato e trasferito gli stranieri in capannoni abbandonati, provocando loro lesioni e sequestrando i documenti di identità. Il prossimo 22 dicembre dovrebbe tenersi un incidente probatorio, un meccanismo che permette di fissare una prova prima del processo, nel quale dovrebbero essere sentiti gli immigrati che hanno segnalato quanto successo.

La denuncia è partita da due rumeni che vivono nell’hinterland milanese ma che si recavano a Monza per chiedere l’elemosina nella zona di viale Lombardia