Monza e il Giorno della memoriaTutte le iniziative per ricordare

Monza e il Giorno della memoriaTutte le iniziative per ricordare

Monza – Si aprirà con il ricordo di chi dai campi di sterminio non tornò più, la giornata della memoria che si celebra il 27 gennaio. Giovedì alle 10.15 l’appuntamento è davanti alla targa commemorativa a memoria dei deportati monzesi che si trova nell’atrio della stazione ferroviaria di via Arosio. In serata la compagnia Impara l’arte metterà in scena “Quand s’eri presonee”, per la regia di Bruno Montrasio, una rappresentazione basata sulle testimonianze dirette e sui diari di monzesi prigionieri dei campi di lavoro e nei lager nazisti. Al teatro Villoresi alle 21. Sempre giovedì alle 21, nella sala del consiglio della circoscrizione Tre, verrà proiettato il film “L’onda” di Dannis Gansel, a cura della commissione cultura della Tre.

Venerdì, alle 21 in sala Maddalena, si svolgerà “Forse sogno di vivere”, lo sterminio dei rom visto con gli occhi di una bambina vittima e testimone dell’orrore. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro di Ceija Stoika, curato e realizzato da Antonella Imperatori Gelosa, accompagnata dal violino di Davide Monti. Venerdì anche il centro di aggregazione giovanile Don’t Stop di via della Taccona proporrà un evento a conclusione di un viaggio che ha portato i ragazzi fino a Berlino. Negli spazi del centro ci sarà l’inaugurazione della mostra “Memorie”, realizzata in collaborazione con gli studenti dell’Isa, verrà poi proiettato il filmato “Memoria di ghiaccio”, realizzato lo scorso gennaio sul treno della memoria per Auschwitz. È visitabile fino al 5 febbraio la mostra “Shoah: infanzia rubata” alla biblioteca di San Rocco (da lunedì a sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18). Il 29 gennaio, al teatro Binario 7 alle 15, lo spettacolo “Cara Kitty”, tratto dal “Diario” di Anne Frank.

Iniziative anche nelle scuole. Lunedì, al teatro Villoresi, si sono esibiti nel concerto-spettacolo “Accordi … per ricordare” i ragazzi dell’indirizzo musicale della media Bellani- Ardigò. Un connubio tra parti recitate e musicali, per tenere vivo il ricordo, come una sorta di “vaccino” per i giovani. Giovedì al liceo Zucchi Mino Chamla, filosofo e esperto di storia culturale ebraica discuterà con studenti e cittadinanza della Shoa nell’immagine narrante. Appuntamento alle 11.15 nell’aula magna del liceo cittadino. Gli studenti delle Canossiane, sempre per riflettere sul tema, incontreranno il 27 gennaio Piero Calabrò, magistrato e Beppe Carletti, fondatore dei Nomadi. I due relatori affronteranno, anche attraverso la musica, una riflessione sulla Shoa. In serata saranno i collettivi studenteschi a chiudere gli incontri. Alle 20.30 al circolo Libertà i giovani di Monza organizzano una serata di interventi, visione documenti e discussione sul significato della memoria.

Sarà dedicata a tutti i brianzoli rinchiusi nei campi di concentramento nazisti la riflessione proposta dalla Provincia. Giovedì, alle 16, nella sede di via Grossi il consiglio provinciale sarà aperto da Milena Bracesco, responsabile monzese dell’Aned, l’Associazione ex deportati politici, che ricorderà la tragedia del padre Enrico. Cresciuto in una famiglia di antifascisti, nel ’43 fu tra gli organizzatori degli scioperi della Breda; ferito qualche tempo dopo durante il trasporto di materiale destinato ai partigiani gli fu amputata la gamba. Imprigionato nel campo di concentramento di Fossoli, nell’agosto ‘44 Bracesco fu spostato nel castello di Hartheim, uno dei famigerati centri di sperimentazione dei medici nazisti, dove morì. La sua drammatica sorte è simile a quella di altri novanta deportati monzesi e a quella di decine di persone che in tutta la Brianza si batterono contro il regime nazifascista. L’incontro è aperto al pubblico.