Monza, agente si toglie la vitanella caserma del carcere

Monza, maltrattamenti in famigliaLa mamma lo manda in carcere

Monza – Nel corso della nottata tra sabato e domenica un assistente capo di polizia penitenziaria, B.A., di 38 anni, in servizio presso la casa circondariale di Monza, si è suicidato con un colpo al petto nella propria camera in caserma.

A scoprirlo un collega che lo aveva sollecitato ad alzarsi per prendere servizio. Presumibilmente l’arma usata per il suicidio è la pistola d’ordinanza. Lo riferisce Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa Penitenziari.

"Nel porgere il nostro vivo cordoglio alla famiglia, agli amici, ai colleghi non possiamo non sottolineare come l’ennesima morte suicida di un poliziotto penitenziario riproponga la necessità di istituire immediatamente quei presidi psicologici a sostegno del personale penitenziario solo annunciati dal Dap e che sono rimasti nel lunghissimo elenco delle buone intenzioni e degli impegni mancati. Il collega, dopo averlo tanto agognato, era stato trasferito e tra qualche giorno avrebbe dovuto prendere servizio alla Casa Circondariale di Perugia".

Con questo episodio salgono a tredici i suicidi tra agenti della penitenziaria in due anni.