Monza: adottato il pgt, in arrivo4 milioni di metri cubi di cemento

Adottata la variante al pgt. Il consiglio comunale ha votato martedì notte il piano di governo del territorio che concede 4 milioni di metri cubi di nuove edificazioni e, a fronte di queste cubature, anche servizi a favore della città.
Monza: adottato il pgt, in arrivo4 milioni di metri cubi di cemento

Monza – La variante è stata adottata. Con una seduta fiume il consiglio comunale ha votato martedì notte il documento di programmazione urbanistica che ora passa al vaglio dei privati e comitati che possono avanzare osservazioni. La variante al piano di governo del territorio concede 4 milioni di metri cubi di nuove edificazioni in città e, a fronte di queste cubature, anche servizi a favore della città che vengono giudicati insufficienti da parte della minoranza.

Il voto finale ha visto 21 consiglieri favorevoli, 14 contrari e 1 astenuto ( 8 FI, 4 Lega, 4 An, 2 Misto, 1 Mida, 1 Udc e il sindaco). A sorpresa Ruggero De Pasquale (Udc), che negli ultimi mesi si era sempre schierato contro la maggioranza, ha votato a favore della variante diventando l’ago della bilancia, dato che in maggioranza Eliana Caglioti (Forza Italia) aveva annunciato, nelle dichiarazioni di voto, che si sarebbe astenuta e Domenico Gesuita (Forza Italia) era assente. Non erano presenti in aula, al momento del voto, nemmeno i rappresentanti di Futuro e Libertà (Anna Mancuso e Marco Monguzzi) e di Forza Lombarda (Francesco Brioschi, che era presente ma che ha abbandonato l’aula per protesta dopo la dichiarazione di voto).
 
La tensione in aula, affollata da un pubblico rappresentato da esponenti di associazioni, comitati e partiti, si è alzata al momento della mozione presentata dalla minoranza a seguito delle dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica, Silverio Clerici che ha detto che sarebbe stato disposto ad ammettere alcuni emendamenti esclusi, ma che avrebbero migliorato il piano urbanistico. La minoranza, a seguito delle dichiarazioni dell’assessore, ha presentato una mozione per discutere gli emendamenti in questione cercando di riportarli in aula dato che, secondo le stesse parole dell’assessore, avrebbero contribuito a migliorare il documento urbanistico.

Ma la maggioranza ha votato contro questo provvedimento, sconfessando di fatto le parole dell’assessore. In aula il pubblico ha partecipato con vibrante intensità applaudendo agli interventi dei consiglieri di minoranza che criticavano la variante, e sono spuntati anche i cartelli con la scritta “vergogna”. E non sono mancati gli scambi di vedute e le provocazioni tra esponenti della maggioranza e dell’amministrazione e il pubblico.

I volti, passata la mezzanotte, erano tirati, ma nessuno si è tirato indietro di fronte alle polemiche: «Se la minoranza non avesse presentato gli emendamenti seriali, non ci sarebbe stato bisogno di fare i consigli di 10 ore: gli avete voluti voi» ha dichiarato il sindaco, Marco Mariani. «La guerra non è finita» annuncia Roberto Scanagatti (Pd). Ora la variante ha 60 giorni per essere pubblicata ufficialmente, dopodichè partirà la fase di osservazioni e controdeduzioni, passaggio che precede l’approvazione definitiva.
Andrea Trentini