Mondiali/ Il Messico accende l’allarme azzurro, l’Italia delude

Mondiali/ Il Messico accende l'allarme azzurro, l'Italia deludeLa nazionale sconfitta 2-1, sabato ultimo test con la Svizzera
Mondiali/ Il Messico accende l’allarme azzurro, l’Italia delude


Roma, 3 giu. (Apcom)
– Se non fosse per la storia della nazionale italiana, fatta di inizi stentati e di finali nel segno dell’entusiasmo, il test di Bruxelles meriterebbe la spia rossa dell’emergenza vera. Senza gioco, priva di idee e giù di tono, la nazionale italiana ha archiviato la penultima amichevole prima dei Mondiali incassando un deludente 2-1 dal Messico. Più del risultato, che in queste amichevoli pesa soltanto sul morale, a far scattare l’allarme è stata la differenza tra gli azzurri di Marcello Lippi e i messicani, sulla carta modesti ma comunque padroni del campo e del ritmo per lunghi tratti dell’incontro disputato nello stadio intitolato a re Baldovino.

Per la ‘Tricolor’ l’esibizione odierna rappresenta un ottimo trampolino di lancio, visto che il Messico, spinto da un gol per tempo di Carlos Vela e Alberto Medina, venerdì 11 giugno si presenterà a Johannesburg nel match inaugurale con i padroni di casa del Sudafrica forte dello scalpo dei campioni del mondo in carica. E l’Italia? Lippi ammette la delusione ma non fa drammi: “Avrei preferito un risultato migliore ma l’importante è essere in condizione tra dieci giorni”, ha detto il timoniere del gruppo azzurro. Il momento dell’esordio è vicino e il commissario tecnico lo sa. Prima dell’inizio dell’avventura iridata, al via lunedì 11 giugno a Città del Capo contro il Paraguay, gli azzurri avranno a disposizione soltanto la prova generale in programma sabato a Ginevra con l Svizzera. Al test con i rossocrociati seguirà il rompete le righe: due giorni e mezzo di riposo, poi martedì appuntamento a Milano con le valigie pronte per imbarcarsi, alle 23, con destinazione Sudafrica.

Sulla base della sconfitta con il Messico i problemi sembrano parecchi. Forse troppi per essere tutti così veri. Il 4-2-3-1 scelto da Lippi per ricalcare il modello dell’Inter di Josè Mourinho non solo non funziona, ma non appare neanche oliato. Oltre alle difficoltà del capitano Fabio Cannavaro, spesso in affanno al centro della difesa, la nazionale ha messo in mostra una preoccupante assenza di gioco e di idee. La prova incolore di Claudio Marchisio, scelto nel ruolo di trequartista, non basta a spiegare questa battuta d’arresto. A centrocampo hanno faticato un po’ tutti e in attacco sia Alberto Gilardino che i due esterni partiti titolari, Vincenzo Iaquinta e Antonio Di Natale, hanno dovuto ruminare palloni difficili e scomodi.

Nella ripresa Lippi ha concesso spazio a cinque riserve, dando spazio a Giampaolo Pazzini, Simone Pepe, Fabio Quagliarlla, Christian Maggio e Angelo Palombo. Il gol, servito a salvare la faccia e a regalare al pubblico cinque minuti di inutile arrembaggio, lo ha firmato però un difensore, Leonardo Bonucci. Il centrale del Bari, titolare per l’assenza di Giorgio Chiellini (rimasto al Sestriere con l’infortunato Mauro German Camoranesi per recuperare la condizione ideale), ha risolto una situazione confusa in area messicana regalandosi il primo gol in azzurro alla seconda presenza con la maglia della nazionale. Una buona notizia, insomma, c’è. Ma al momento sembra davvero poco.