Monza – “Le ho dato solo un paio di orecchini e due bracciali, mi ha detto che mia figlia era malata perché ci avevano fatto il malocchio”. Parla una delle vittime della ‘Maga Nella’, al secolo Nella Lanza, 60 anni, domiciliata fino a qualche tempo fa nel campo nomadi di via Cellini, a Lissone.

Secondo le accuse contestate davanti al giudice del tribunale di Monza Patrizia Gallucci, (estorsione, truffa, tentata circonvenzione di incapaci i reati contestati), la sessantenne ‘Maga’ approcciava le sue vittime per strada, o ai mercati, prospettando loro pesanti sciagure, che lei stessa avrebbe potuto levare, a patto che le consegnassero somme di denaro.

I reati contestati sarebbero avvenuti tra il giugno 2005 e l’aprile 2008 in tutta la Brianza e non solo. Martedì, in aula di tribunale, è stata sentita come parte offesa un’anziana residente a Pessano con Bornago, apparsa non molto lucida nei ricordi della vicenda, alla quale sarebbero stati ‘spillati’ la bellezza di 7mila euro.
F. Ber.