Mezzago, sparatoria fuori dal barImputato condannato a 14 anni

E' stato condannato a 14 anni di carcere Orlando Sgambellone, il 57enne originario della provincia di Reggio Calabria accusato del tentato omicidio dei fratelli Francesco e Giuseppe Talarico, raggiunti da colpi di arma da fuoco il 22 novembre 2008 all'esterno di un bar.
Mezzago, sparatoria fuori dal barImputato condannato a 14 anni

Mezzago – E’ stato condannato a 14 anni di carcere, come chiesto dal pubblico ministero Salvatore Bellomo, Orlando Sgambellone, il 57enne originario della provincia di Reggio Calabria accusato di tentato omicidio in relazione alla sparatoria in cui sono rimasti feriti i fratelli Francesco e Giuseppe Talarico, il primo di Mezzago, il secondo di Busnago, entrambi nativi di Isola Capo Rizzuto (Crotone), avvenuta il 22 novembre 2008 all’esterno di un bar in via Concordia. La pubblica accusa aveva giustificato la richiesta di condanna essenzialmente sulla scorta delle intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate dai carabinieri di Vimercate dopo la vicenda. Le testimonianze rese in aula, infatti, non hanno aiutato a chiarire la verità sui fatti di tre anni fa, seguendo tutte un unico filone: quello del “non ricordo”. Le stesse parti offese – i due Talarico, imputati di reato connesso (favoreggiamento), assieme a un terzo fratello – si sono avvalse della facoltà di non rispondere. Secondo le accuse, una lite iniziata all’interno del locale degenerata all’esterno con i colpi esplosi da Sgambellone. “Il movente e l’autore vengono rivelati nelle intercettazioni – aveva detto il pm nella sua requisitoria, puntando l’attenzione sul clima di omertà che ha aleggiato sull’intera vicenda  – Sgambellone ha agito solo perché uno dei due Talarico avrebbe rivolto uno sguardo di troppo alla moglie”. Le indagini sull’aggressione a colpi d’arma da fuoco erano state trasferite per un periodo anche alla direzione distrettuale antimafia di Milano. Era emersa, infatti, la parentela tra i Talarico e un esponente della famiglia Arena implicato in fatti di ‘ndrangheta a Isola Capo Rizzuto, dove gli Arena stessi si sono fronteggiati in una sanguinosa faida con i Nicoscia. Oggi la sentenza.