Meda, rubano di tutto al cimiteroFamiglia protesta sulla tomba

Meda, rubano di tutto al cimiteroFamiglia protesta sulla tomba

Meda – Pare proprio che il rispetto in certe occasioni non sia più di questo mondo. Non è raro sentire la notizia di furti al cimitero: un luogo che dovrebbe essere sacro e ricco di rispetto umano e che invece spesso si rivela teatro di piccoli dispetti e reati i quali – anche se non gravi – rimangono antipatici per chi li subisce. Nel mirino dei soliti ignoti non ci sono solo rame e piombo, materiali ormai diventati preziosi e facilmente rivendibili, bensì anche oggetti apparentemente di basso valore.

E’ il caso del camposanto di Meda dove di recente si sono verificati tanti “furtiarelli”: piccole cose posizionate sulle tombe, come vasetti, ornamenti, fiori. Insomma, tutto ciò che non ha un gran valore dal punto di vista economico ma che dà valore alla memoria e al culto dei morti. Un culto che per qualcuno non ha più una così grande importanza, evidentemente. Addirittura, una famiglia esasperata dall’ennesimo episodio di questo tipo, ha deciso di esporre un cartello che recita: «La famiglia Salvador ringrazia il ladro che pur di abbellire la propria tomba ha lasciato spoglia quella dei nostri cari, privandosi di quella dignità che dovrebbe vivere in ognuno di noi».

Chiaramente sarcastico il significato di questo cartello plastificato che denuncia una prassi purtroppo diffusa: «L’altro giorno – ci dice una assidua frequentatrice del cimitero – una mia amica ha portato un vaso di vetro appena comprato per metterci i fiori. E nel pomeriggio era già sparito. Rubano di tutto: lumini, fiori, oggetti. E non solo nei campi lontani dall’entrata. Anche nel campo A ci sono stati dei furti. Non se ne può davvero più». Ancora da capire se si tratti di un vizio diffuso (e a questo punto, l’abitudine andrebbe studiata a fondo a livello psicologico) o se ci sia una schiera di persone che rubano dalla tomba altrui per posizionare lumini e quant’altro sulle tombe dei propri cari.

O ancora, se nel cimitero di Meda sia presente un «ladro seriale» che ama compiere questo genere di reati. Forse, questa scena potrebbe essere la nuova trama di un libro giallo, ma la realtà non cambia. E soprattutto, poco si può intervenire in termini di sicurezza: «Sappiamo bene di fatti di questo tipo – spiega l’assessore alla Sicurezza e ai Servizi cimiteriali Ernesto Marelli – ma purtroppo non si può fare granché, se non appellarci al senso civico e umano delle persone. Certamente non possiamo tempestare di telecamere il campo santo».
Elena Sandrè