Meda – Poca cura da parte degli utenti e loculi in esaurimento. Di lavoro da fare nel cimitero di via dei Cipressi ce n’è ancora molto. «Meda e i medesi non hanno la minima cura per i loro morti – si legge in un articolo apparso sul sito Medinforma.info -. L’incuria regna sovrana e basta passeggiare tra i vialetti in periodi lontani dalle ricorrenze di novembre per rendersene conto. Sarebbe sufficiente vedere come sono ridotti: per percorrerli si deve fare uno slalom tra buche e ghiaia mal posta. Il tutto ovviamente peggiora quando piove o nevica. I cipressi, che una volta delimitavano i vari campi, ormai sono ridotti a uno stato pietoso. Alcuni sono stati rimossi segandoli alla base senza preoccuparsi di rimpiazzarli. Pochi altri resistono, ma sono visibilmente malati. Qualcuno si ricorderà che all’ingresso esistevano due grandi piante che sono state abbattute.
Al loro posto, sono state poste una tomba e una fontanella. Anche i semplici cittadini hanno le loro responsabilità: i bidoni per la raccolta differenziata sono completamente ignorati, mentre i servizi igienici vengono lasciati sporchi dopo ogni utilizzo. Basterebbe ad esempio soffermarsi a vedere quante volte i lavandini sono intasati da foglie e resti di fiori lasciati da chi fa visita ai propri cari. Basterebbe guardare i cimiteri dei comuni che ci circondano per notare la differenza abissale che non permette ai nostri morti di avere un luogo di sepoltura decoroso».
Sull’argomento risponde Ernesto Marelli, assessore alla partita: «Personalmente penso che gli utenti del cimitero abbiano le loro responsabilità. Nel senso che per un luogo più pulito e più rispettoso, dobbiamo lavorare tutti con grande impegno. In ogni caso, credo che la situazione negli ultimi tempi sia solo migliorata rispetto al passato. Anche perché ho ricevuto di recente numerosi complimenti». Per quanto riguarda la presenza o meno di spazio, l’assessore spiega: «L’errore è stato fatto diversi anni fa – dice – quando è stata occupata troppa terra per costruire delle tombe certamente di ottima fattura, ma che hanno rubato molto spazio. Ora come ora, ci sono i posti a terra, mentre i colombari scarseggiano.
Credo che sia anche arrivato il momento di avvantaggiare la tendenza alla cremazione, ancora troppo poco osservata in Brianza e negli ultimi tempi solo Paderno Dugnano ha incrementato il numero di chi ha deciso per questa opzione. In ogni caso, abbiamo intenzione di alzare di un piano i loculi esistenti, ma siamo ancora in fase di progettazione, mentre con la riesumazione di due campi, si libereranno posti a terra».
E.San