Macherio, primo nato in paese:benvenuta, piccola Margherita

Macherio, primo nato in paese:benvenuta, piccola Margherita

Macherio <La nascita di nostra figlia, tanto desiderata, è per noi una gioia immensa che però al momento non riusciamo ad esprimere pienamente perché siamo consapevoli che dovremo attendere ancora diversi mesi per comprendere con esattezza lo stato di salute della piccola>.

I genitori di Margherita Ranucci, nata prematura lo scorso 2 gennaio all’ospedale San Gerardo di Monza, vivono divisi tra la gioia dell’evento e l’angoscia per le condizioni di salute della neonata. Che ad oggi non è ancora possibile definire per via di un quadro clinico che si chiarirà solo col passare del tempo, con la crescita della bambina.

Margherita è la prima macheriese dell’anno, tanto desiderata da mamma Laura Bonanno, classe 1966, e papà Gino, classe 1964, genitori già di un bellissimo bambino di 6 anni, Marco. Gino, di origini romane, e la moglie, nativa di Cosenza, abitano nel nostro paese da una decina d’anni circa. Si sono conosciuti in Brianza. Dopo l’avvento di Marco, la coppia ha cercato con tutto il cuore di dare una sorellina al primogenito.

<L’abbiamo desiderata tanto – afferma Laura – avevo fatto una promessa alla mia mamma, che le avrei dato il nome Margherita, il soprannome con cui tutti la chiamavano. E’ un modo per ricordarla e nello stesso tempo Margherita è anche il nome della nonna paterna>. La gravidanza della signora Bonanno è stata regolare, tranquilla. Il lieto evento era previsto per i primi giorni di marzo. <Il 2 gennaio stavamo per partire per la montagna – racconta il marito – Invece siamo dovuti correre in ospedale>.

Margherita aveva fretta di nascere. Una nascita prematura, complicata dal distacco di placenta che ha reso necessario il ricovero della piccola nel reparto di terapia intensiva. Margherita ha dimostrato di essere forte e una settimana fa, i genitori hanno potuto portarla a casa. Un importante passo in avanti. Ha gli occhi chiari, è un frugoletto tenero che si fa sentire. I genitori, che sottolineano le preziose cure prestate alla piccola nel reparto di ostetricia del San Gerardo, sono consapevoli che i prossimi saranno mesi di speranza. Sempre vicini a quel fiore che attende solo di sbocciare.
Elisabetta Pioltelli