Macherio, Porta licenzial’assessore Augusto Gatti

Macherio, Porta licenzial’assessore Augusto Gatti

Macherio Da ieri, venerdì 16 dicembre, Augusto Gatti non è più assessore del Comune di Macherio. La notizia era nell’aria come avevamo anticipato e puntualmente si è concretizzata nelle ultime ore. A ufficializzare la notizia è il sindaco Giancarlo Porta che parla di <rapporto di fiducia che è venuto meno>, annunciando di assumersi le deleghe di Gatti (lavori pubblici e decoro urbano). Dunque, non ci sarà un nuovo assessore.

La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’intervista rilasciata al nostro settimanale da Gatti, una settimana fa. I rapporti con il sindaco e con alcuni esponenti di giunta erano incrinati da tempo, affiorati in altre precedenti circostanze. Tanto che l’ormai ex assessore aveva ventilato anche l’ipotesi di una sua eventuale dimissione.

Negli ultimi giorni Porta ha colto la palla al balzo. <Lui aveva espresso il desiderio di uscire dalla giunta, ma non s’è dimesso ed allora, quasi come una sorta di tacito consenso o di comune accordo, l’ho fatto io> precisa il sindaco che torna sugli umori palesati da Gatti nell’intervista rilasciata al nostro settimanale.

<Gatti ha espresso un malessere ed io non ero soddisfatto della sua posizione non come assessore ai lavori pubblici, benchè abbia prodotto poco, ma per il suo cambio di linea politica. Chiedeva democrazia, ma ricordo che Gatti ha partecipato all’80% delle riunioni di giunta e all’80% degli incontri sul Pgt, era una persona presente e poi sento dire che avremmo dovuto parlarci di più.

In giunta ognuno è sempre stato libero di esprimere le proprie opinioni e non è colpa del sindaco se i numeri sono contro Gatti. Sei assessori la pensano in un modo e solo Gatti non condivide? No, lo decide il sindaco, ma la democrazia appunto. Mi offende quando dice che io vorrei rappresentare il “nuovo messia”, è un’affermazione destituita di ogni fondamento, sono i numeri che parlano chiaro>.

Profondo il rammarico di Porta. <Era un mio “protetto” da sempre: nel 2007 lo misi in lista a Lissone, ma racimolò solo 10 preferenze, nel 2009 gli ho fatto la campagna elettorale e le 28 preferenze che ha preso gliele ho fatte avere io> afferma il sindaco <Gatti era in un certo senso sotto la mia ala protrettrice come politico leghista in Brianza, l’ho nominato assessore e nessuno mi ha obbligato, e adesso non posso che provare grande amarezza dal punto di vista umano, perchè mi sento tradito e deluso e in parte mi turba il fatto che Gatti dica di seguire il Movimento, ma non si rende conto essere strumentalizzato da due personaggi brianzoli che vogliono mettere in scacco me e non il Pgt, il problema è solo Giancarlo Porta>.

Affermazioni nette e chiare che chiamano in causa una sorta di “gioco al massacro”. <Gatti non si rende conto che viene usato per danneggiare me, è soggiogato – conclude il sindaco .- L’unica cosa era la mia stima nei suoi confronti, ma oggi non ho più nemmeno stima di lui come uomo>.
Elisabetta Pioltelli