Macherio Sono stati beccati in flagranza di reato e denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza. Nella notte tra venerdì e sabato scorso, intorno alle 2, i carabinieri della Stazione di Biassono hanno notato tre uomini che stavano frugando in un gazebo posizionato esternamente al supermercato <LD> (ex Todis) di via Parini a Bareggia di Macherio.

Alla vista dei militari, i malviventi si sono dati alla fuga salendo a bordo di un’ utilitaria e attraversando velocemente le vie limitrofe della frazione. Ma la corsa è durata poco, trovando il suo capolinea nella zona dei palazzoni Aler di via Di Vittorio a Lissone, poco lontana dal luogo del furto.

Qui i militari, con l’ausilio dei colleghi del comando di Lissone, hanno bloccato la vettura con a bordo tre uomini. All’ interno del bagagliaio dell’auto, i carabinieri hanno trovato la refurtiva asportata dal supermercato e composta da generi alimentari di vario tipo. I tre delinquenti, tutti di nazionalità rumena, sono stati denunciati a piede a libero per furto aggravato.

La buona riuscita dell’operazione condotta dai carabinieri della Stazione di Biassono, è il risultato di un servizio di perlustrazione del territorio per la prevenzione e repressione dei furti sia in abitazioni private, sia in esercizi commerciali o aziende. Servizi incrementati ultimamente a seguito dei diversi furti verificatisi in alcune aziende biassonesi e di quelli di tombini sia a Biassono sia a Macherio e in diversi comuni della Brianza.

Questi recenti fatti, hanno indotto i carabinieri della Stazione di Biassono a riversare ogni sforzo sul controllo del territorio, specialmente nelle ore notturne. E proprio durante il loro lavoro di perlustrazione, i carabinieri si sono subito accorti della presenza di tre uomini che stavano prelevando merce dal supermercato di via Parini.

A seguito dell’ispezione del luogo, i carabinieri hanno notato anche la forzatura del cancello di entrata del supermercato. I tre malviventi sono stati denunciati a piede libero e restano in attesa di processo.
Erica Sironi